Salerno, “Il corpo privo di vita di un cucciolo di gatto è stato rivenuto ieri notte a Rofrano (Salerno). Il felino è stato gettato nella fontana sita in piazza Agnese Passarelli avvolto da una busta di plastica”, così in una nota Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape). “Una violenza del genere su un animale indifeso – spiega – è spia di una personalità disturbata, che potrebbe fare del male anche alle persone. Per questo invitiamo chiunque sappia qualcosa a collaborare, anche in forma anonima. Chiediamo altresì al sindaco, Nicola Cammarano, di costituirsi parte civile nei procedimenti giudiziari che saranno avviati in caso di individuazione dei responsabili. Questo ennesimo animalicidio pone l’accento sul dilagante fenomeno del randagismo in Campania. Servono iniziative urgenti, anche legislative, immediate e risolutive a tutela degli animali vaganti. Il primo cittadino deve istituire un tavolo di incontro con le autorità veterinarie regionali e con le più rappresentative associazioni di volontariato per trovare soluzioni condivise per portare e mantenere i randagi in rifugi pubblici. Ricordiamo che ‘il Comune, nella persona del Sindaco è da ritenersi il responsabile del benessere degli animali presenti sul territorio comunale, rispetto ai quali vanta una posizione di garanzia’, che comporta l’obbligo di far fronte al loro mantenimento come sancito dalla sentenza n. 148 del 2017 della IV Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione”. Conclude Sidoli: “siamo stanchi di dover denunciare simili atrocità. Sollecitiamo per l’ennesimo volta il Governo ad approvare il DDL S. 1078 a firma del senatore Gianluca Perilli (M5S) per far sì che i crimini commessi contro degli esseri senzienti possano essere finalmente e debitamente perseguiti e puniti. Gli animali non possono più attendere. Basta rinvii. Il rafforzamento della normativa a tutela degli animali è previsto anche dal programma di Governo Pd-M5s, al punto 22, che parla di contrasto a ‘ogni forma di violenza e di maltrattamento nei loro confronti’. Questa norma potrebbe essere varata nel prossimo Consiglio dei ministri, ma pare che il contrasto al maltrattamento e all’uccisione di animali non sia una priorità. Attualmente chi si macchia di questi crimini non va mai in carcere. È dovere del legislatore cambiare le regole in materia di tutela degli animali”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Dicembre 2019 - 20:13