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Premio Nazionale Ezio De Felice 2019, con Mario Botta al Teatro di Palazzo Donn’Anna a Posillipo

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Domani sabato 14 dicembre alle ore 17.30, nel prestigioso Teatro di Palazzo Donn’Anna si terrà la cerimonia di premiazione della V edizione del Premio Nazionale Ezio De Felice per gli studi di Museografia e Museologia. Ospite d’eccezione della Fondazione culturale De Felice sarà l’architetto svizzero di fama internazionale Mario Botta per una lectio magistralis sulla sua opera, con particolare riguardo ai progetti museografici che ha realizzato in tutto il mondo.
Nel corso della cerimonia, aperta al pubblico, sarà annunciato il vincitore dell’Edizione 2019 che riceverà un riconoscimento in denaro. Il Premio Nazionale Ezio De Felice è destinato alle tesi di laurea Magistrale che abbiano particolari qualità analitiche e metodologiche, e che contribuiscono a portare idee e proposte originali nel campo degli studi di museografia e di museologia.
La V edizione ha visto la candidatura di tredici giovani autori di Tesi di Laurea Magistrale, discusse presso le Università di Roma Tre, della Campania Luigi Vanvitelli, di Chieti/Pescara Gabriele D’Annunzio, del Politecnico di Milano, di Pisa, della Federico II di Napoli, del Politecnico di Bari, della Accademia di Brera, di Udine.
La Giuria presieduta da Luca Basso Peressut e composta da Mario Buono, Roberto Fedele, Claudio Strinati e Mariella Utili, ha espresso a tutti i candidati il proprio apprezzamento per la eccellente qualità scientifica dei lavori presentati e, dopo numerose tornate di votazione, ha designato i tre finalisti del Premio che, nel corso della cerimonia presenteranno i propri lavori: Silvia Giordano dell’Università degli Studi Roma Tre, Sveva Ventre dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Martina Franzini dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Ad aprire il programma della manifestazione, sabato 14 dicembre, Marina Colonna, Presidente della Fondazione De Felice, che introdurrà la presentazione delle tre tesi finaliste. A seguire la lectio magistralis di Mario Botta. Al termine della serata, la proclamazione della tesi scelta dalla Giuria con la premiazione della vincitrice e delle due finaliste.
Partendo dalle prime realizzazioni di case unifamiliari in Canton Ticino, il lavoro di Mario Botta ha abbracciato molte tipologie edilizie: scuole, banche, edifici amministrativi, biblioteche, musei ed edifici di culto.
Tra i musei progettati ricordiamo il San Francisco Museum of Modern Art, il Museo d’arte moderna e contemporanea a Rovereto, il Tsinghua Art Museum di Pechino, il Leeum Samsung Museum of Art in Corea, il Bechtler Modern Art Museum, Usa.
L’opera di Mario Botta è stata riconosciuta e premiata a livello internazionale, oltre ad essere presentata in numerose mostre e pubblicazioni. Nel 1996, è tra i fondatori dell’Accademia di architettura di Mendrisio, dove tuttora insegna e ha ricoperto la carica di direttore.
Il suo impegno come architetto e professore gli permette di trasmettere la conoscenza di una professione che è, prima di tutto, la sua passione.
Per l’architetto svizzero L’architettura deve avere un fine etico piuttosto che estetico. La finalità del fatto architettonico è quella di offrire valori abitativi di qualità contrapposti ad immagini puramente estetiche. La ricerca di una migliore qualità di vita passa attraverso la ricerca di una migliore qualità dello spazio di vita.
Il Premio Nazionale Ezio De Felice per gli studi di Museografia e Museologia è stato istituito da Eirene Sbriziolo nel 2010 per commemorare i dieci anni dalla scomparsa dell’architetto napoletano, con l’intento di incoraggiare e valorizzare le ricerche e il talento dei giovani studiosi per i musei. Le ricerche presentate in questi anni, tutte di neolaureati che non abbiano superato i 30 anni di età, spaziano dalla riorganizzazione di musei esistenti al recupero ai fini museali di architetture dismesse e ancora all’educazione al patrimonio, alla fruizione emotiva dell’opera, e al rapporto fra passato e contemporaneità, fra museo e territorio.

PUBBLICITA

PREMIO EZIO DE FELICE 2019 – LE TESI FINALISTE:
– Silvia Giordano dell’Università degli Studi Roma Tre:
IL MUSEO E I SUOI PUBBLICI. STUDIO SULLA COMUNICAZIONE ONLINE DI ALCUNI MUSEI ROMANI.
Relatori Enzo Borsellino e Giuliana Calcagni.
– Sveva Ventre dell’Università degli Studi di Napoli Federico II:
EXTENSION SECESSION. NUOVI SPAZI PER IL PADIGLIONE DELLA SECESSIONE VIENNESE.
Relatore Ferruccio Izzo.
– eveffffMartina Franzini della Accademia di Belle Arti di Brera:
IL RIALLESTIMENTO DELLA COLLEZIONE DI PIZZI E RICAMI DEL MUSEO POLDI PEZZOLI. PROPOSTA PER UN PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE.
Relatori Federica Manoli e Marina Corgnati.


Articolo pubblicato il giorno 13 Dicembre 2019 - 10:59

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