La Suprema Corte di cassazione, quinta sezione penale , in accoglimento del ricorso proposto dall’avvocato Dario Vannetiello, ha per la seconda volta annullato il decreto emesso dalla Corte di appello di Napoli che aveva dichiarato la pericolosità del boss Orazio De Paola, sottoponendolo alla misura di prevenzione con obbligo di soggiorno.
Dovrà svolgersi un nuovo giudizio presso i giudici partenopei. Con tale decisione si stanno sgretolando sempre di più le pesanti accuse mosse al boss, già pluricondannato per associazione di stampo mafioso essendo stato ritenuto dagli inquirenti elemento di vertice del clan Pagnozzi.
Per tali ragioni la direzione distrettuale antimafia aveva chiesto al Tribunale di Avellino di limitare la libertà di De Paola per la durata di cinque anni. Ma grazie all’esito favorevole delle plurime decisioni emesse a seguito dei ricorsi proposti dalla difesa, prima in appello e poi in cassazione, la durata inflitta è stata ridotta nel minimo ed individuata in un anno di sorveglianza speciale.
Adesso si attende l’esito del nuovo giudizio il quale potrà stabilire se Orazio De Paola, nonostante i suoi precedenti penali, merita di diventare un uomo completamente libero.
Articolo pubblicato il giorno 27 Dicembre 2019 - 21:59