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Neve e gelo in Irpinia: le raccomnadazioni della Protezione civile e il piano per i senza tetto

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Avellino. La Caritas e la Cgil di Avellino, a causa de repentino abbassamento delle temperature, hanno già organizzato un piano per aiutare i migranti e clochard in difficoltà. La Caritas, nello specifico, aprirà le porte del dormitorio vicino alla mensa dei poveri di via Morelli e Silvati, aumentando i posti letto a disposizione. Nei fatti i venti posti letto disponibili sono sempre occupati, pochi e richiestissimi. E così nella sala conferenze ci saranno sacchi a pelo e brandine in modo da poter accogliere altre persone che in questo momento non hanno un posto dove andare a dormire.

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Le raccomandazioni della Protezione Civile:

Si raccomanda alle autorità competenti di seguire le comunicazioni ufficiali diramate dalla Sala operativa e di porre in esere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni attesi, con riferimento al rischio #nevicate e #gelate e alle sollecitazioni dei venti e del moto ondoso, in linea con i rispettivi piani di protezione civile.

In particolare, si ricordano alcune raccomandazioni d’ordine pratico per favorire la preparazione alle attività di prevenzione da porre in essere per fronteggiare i rischi determinati dai fenomeni in argomento tese a limitare i disagi per la popolazione anche nel periodo connesso all’abbassamento termico e ai disagi per le zone del territorio esposte al rischio, con particolare rifeimento alla tutela e individuazione della presenza di fasce fragili o persone che in caso di accadimento degli eventi, richiedano attività di assistenza inderogabile. Occorrerà individuare anche la tipologia degli edifici e delle strutture, che ricadono in aree esposte al rischio neve con particolare riguardo per quelli che somministrano servizi essenziali (strutture sanitarie, scuole, uffici comunali, servizi di manutenzione, ecc.) con l’indicazione dei servizi offerti, personale addetto, numero di utenti e le azioni da attuare in caso d’emergenza. I Comuni, le Province e gli Enti gestori della viabilità, dovranno aver cura di dotarsi per tempo, con oneri a proprio carico, di adeguate scorte di sale o prodotti adatti per il disgelo da utilizzare sulla viabilità di propria competenza. Si dovrà garantire, prioritariamente, la percorribilità della rete stradale principale e di collegamento alle strutture essenziali. È opportuno verificare lo stato di efficienza dei mezzi nella propria disponibilità e la risposta operativa degli addetti ai servizi d’emergenza. I Comuni dovranno individuare idonei spazi per l’accumulo della neve rimossa al fine di non compromettere ulteriormente la viabilità. Altresì avranno cura di sensibilizzare la popolazione, in particolare gli amministratori di condomini, sull’opportunità di dotarsi dei dispositivi e attrezzature idonee allo sgombero neve o ghiaccio dai viali e marciapiedi privati, con il divieto di accumulo sulla viabilità informandoli opportunamente dell’ubicazione del sito dedicato per l’accumulo della neve rimossa. I proprietari di immobili dovranno provvedere alla rimozione di neve e ghiaccio dai tetti e terrazzi di copertura per il possibile pericolo di crollo provocato dal sovraccarico della neve.

Si consiglia anche d’individuare, preventivamente, spazi idonei per l’accoglienza dei senza fissa dimora, in caso di necessità’, e degli organismi per l’assistenza cui affidarne la gestione. Inoltre, al fine di evitare pericoli per la popolazione, è opportuno provvedere all’informazione, con ogni mezzo ritenuto idoneo, circa le insidie indotte dalle basse temperature e dalle nevicate come:

il possibile rischio, anche prolungato, d’interruzione dell’energia elettrica che, in particolare per le case sparse o poste in luoghi impervi, potrebbe essere ancora più severo per la possibilità d’isolamento legato a tempi più lunghi per il ripristino in funzione del danno alla rete aerea e della possibilità o meno di raggiungere la zona del guasto;
la mancata verifica, da parte di tecnici abilitati, di caldaie, stufe e generatori di corrente, alimentate da gas in bombole o carburante, potrebbe provocare pericoli di esplosione e di esalazioni per difetti di funzionamento;
possibili disservizi alle linee telefoniche che potrebbero durare a lungo generando situazioni d’isolamento e l’impossibilità di richiedere soccorso in caso di necessità;
l’impossibilità, per chi è sottoposto a terapie farmacologiche, di raggiungere la farmacia per l’acquisto dei farmaci necessari alla continuità della cura o i presidi sanitari;
possibili interruzioni dell’approvvigionamento idrico per rottura di condotte provocate dal gelo. Si raccomanda di lasciare scorrere un filo d’acqua dal rubinetto per evitare danni all’impianto idrico interno.
possibili difficoltà di raggiungere i negozi per l’approvvigionamento dei beni di prima necessità. Per questi casi, alla diramazione di apposito avviso di condizioni meteo avverse e di criticità per nevicate e gelate, sarebbe opportuno diffondere capillarmente le informazioni contenute in tali avvisi al fine di consentire il rifornimento delle scorte necessarie almeno per le ore di durata della criticità indicate nei suddetti avvisi;
La possibilità di perdita del bestiame al pascolo nelle zone montuose con la difficoltà, se non l’impossibilità, per il loro recupero o per la somministrazione dell’alimentazione. Si ritiene opportuno avvisare gli allevatori di recuperare per tempo il proprio bestiame al pascolo e di trasferirlo in ricoveri agevolmente accessibili per provvedere alla loro cura;

Inoltre sarà opportuno avvisare le persone sottoposte a trattamenti sanitari programmati (es. dializzati), di accertarsi della reale possibilità, in caso di neve o ghiaccio, di restare isolati e impossibilitati a raggiungere agevolmente le strutture sanitarie di riferimento. In tali casi può essere necessario preferire il ricovero anticipato, d’intesa con la struttura sanitaria, per il tempo necessario al trattamento terapeutico.

Per quanto riguarda la sicurezza stradale e l’incolumità delle persone, è opportuno avvisare, con adeguata segnaletica, la formazione di ghiaccio sulla viabilità, sia pedonale sia carrabile, per evitare, per quanto possibile, incidenti stradali e danni fisici per cadute accidentali. Di segnalare anche la possibilità del crollo di neve o di formazioni di ghiaccio, da alberature, da tetti e cornicioni che potrebbero investire pedoni di passaggio sui marciapiedi e auto in transito o in sosta nelle prossimità. Inoltre si ritiene opportuno informare gli automobilisti che, ai sensi dell’Articolo 6, comma 4 lett. e) del Codice della

Strada, come modificato dall’articolo 1, comma 1 della legge 29 luglio 2010, n. 120, vige l’obbligo dei dispositivi invernali (pneumatici da neve o catene a bordo), dal 15 novembre al 15 aprile, su tutto il territorio nazionale.

Per quanto riguarda l’alberatura di strade, viali e parchi pubblici, è opportuno verificare che il sovraccarico da neve non generi condizioni di pericolo per pedoni e veicoli in transito o in sosta e di provvedere all’alleggerimento di tale carico .

Alle A.S.L. e al 118 si raccomanda di provvedere:

per la possibilità d’interruzione dell’energia elettrica, alla preventiva verifica dello stato di efficienza degli impianti di generazione elettrica di continuità;
alla verifica dei sistemi di comunicazione alternativi e di emergenza;
alla verifica delle dotazioni invernali delle autoambulanze nella propria disponibilità o convenzionate;
A segnalare ai Comuni l’eventuale impercorribilità, per neve o ghiaccio, della viabilità di accesso alle strutture sanitarie e ai pronto soccorso; di prevedere la possibilità di ricorso a prestazioni sanitarie superiori alla media e di assistenza ai senza fissa dimora.


Articolo pubblicato il giorno 30 Dicembre 2019 - 07:59

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