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Natale Solidale: con Just Eat si può ordinare un ‘pranzo sospeso’ per i bisognosi

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Cibo e digitale uniti ancora una volta per celebrare il Natale con Ristorante Solidale di Just Eat che insieme ai ristoranti che partecipano al progetto, dona ai più bisogni pranzi e cene di Natale grazie alla possibilità per i consumatori di Milano, Torino, Roma e Napoli di aggiungere un Piatto Sospeso agli ordini via app, dal 2 al 15 dicembre. I piatti sospesi lasciati dagli utenti verranno poi raddoppiati da Just Eat e consegnati nelle giornate del 17, 18 e 19 dicembre, in concomitanza con la Giornata Internazionale della solidarietà Umana che cade il 20 di dicembre, a comunità, case accoglienza e centri dedicati selezionate dalle Caritas locali.L’iniziativa di Ristorante Solidale, primo progetto di food delivery solidale, nato per contribuire a sensibilizzare sul fenomeno dello spreco alimentare e a promuovere l’inclusione sociale attraverso azioni solidali, continua nel suo percorso offrendo l’opportunità agli utenti di agire in modo virtuoso anche per questo Natale. Come funziona? Dal menù di oltre 50 ristoranti partner a Milano Torino, Roma e per la prima volta anche Napoli, è possibile aggiungere al proprio ordine un Piatto Sospeso del valore di 3,00€, 4,00€ o 5,00€ scegliendo tra riso, pasta, pollo, hamburger, panini e tante altre specialità. I piatti non verranno consegnati insieme all’ordine del cliente, ma lasciati appunto “in sospeso” – come da tradizionale usanza napoletana, ma non solo, del caffè sospeso per cui si lascia un caffè pagato al bar per uno sconosciuto che non può pagarlo da sé – e raddoppiati da Just Eat al termine dell’operazione.Il totale dei piatti raccolti sarà consegnato e donato a ospiti e persone di centri accoglienza, mense e comunità individuate da Caritas Ambrosiana, Caritas Diocesana Torino, Caritas di Roma e Caritas di Napoli, grazie anche alla collaborazione dei ristoranti e dei partner di logistica per le consegne nelle diverse città.Tra i ristoranti coinvolti nell’iniziativa: Burger King a Roma e Napoli, Maoji Street Food e Mao Hunan a Milano, Kombu a Torino e Milano, O’Sushi e Oca Nera a Napoli, Miss Pizza a Roma, T-Bone Station a Roma e Torino, Rizzelli e Hamburgerie di Eataly a Torino e Chickenbot a Milano. “Siamo molto felici di proporre anche quest’anno l’iniziativa Piatto Sospeso. L’adesione sempre crescente da parte dei ristoranti al nostro progetto Ristorante Solidale, l’aumento delle città coinvolte e il supporto dei consumatori che vedono nell’iniziativa un’occasione per fare del bene, è per noi motivo d’orgoglio e una leva a fare sempre di più. Nel 2018 a Natale abbiamo consegnato oltre 700 pasti e contiamo quest’anno di fare altrettanto, aggiungendo con Napoli anche una nuova città” afferma Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia. “Rinnovare piatto sospeso rappresenta per noi una scelta con cui confermiamo l’impegno del gruppo verso la sostenibilità e la salvaguardia di una risorsa preziosa come il cibo, con la missione di essere un vero e proprio abilitatore di un circolo virtuoso per i ristoranti e per le persone, contribuendo a diffondere una cultura anti-spreco e a supportare i meno fortunati”.Oggi infatti nonostante si registri una generale sensibilità dei ristoranti verso la sostenibilità, generata anche dall’attenzione dei cittadini verso queste tematiche, si evidenziano ancora molte aree di miglioramento e necessità di supporto su cui è necessario porre l’accento. Tra questi ci sono proprio i temi dello spreco e del minor uso di plastica. I trend sono emersi dallo studio “Le azioni sostenibili nella ristorazione” * promosso da Just Eat, insieme a LifeGate nell’ambito della ricerca annuale “Milano Sostenibile – 3° Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini”. Se da un lato le esigenze normative hanno portato un’attenzione crescente da parte della ristorazione alle problematiche legate allo spreco e generato maggiore consapevolezza su alcune cause all’interno della filiera, come porzioni abbondanti di alimenti, flusso di clienti inferiore al previsto, errori nell’acquisto della spesa da 7 ristoranti su 10, dall’altro sono nate buone pratiche per gestire il fenomeno, come la condivisione con i dipendenti dei cibi prossimi alla scadenza per quasi il 60% dei ristoranti, la creazione di aperitivi o di menù con piatti creativi e la pratica della donazione ai bisognosi, un comportamento che Just Eat sta contribuendo ad incentivare proprio con Ristorante Solidale dal 2016, anno in cui il progetto è stato lanciato a Milano.


Articolo pubblicato il giorno 2 Dicembre 2019 - 18:42
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