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Napoli, Poggioreale ‘blindato’ grazie alla polizia penitenziaria

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La Polizia Penitenziaria coordinata scrupolosamente e deontologicamente dal comm.capo coordinatore dott. Diglio G. non passa un giorno che non metta a segno colpi alla micro e macro criminalità all’interno dell’istituto partenopeo tra i più grandi ed affollati d’Europa.
Come ieri ed il giorno precedente, in vari reparti sono stati rinvenuti altri 2 smartphone occultati abilmente, uno all’interno di un pacco di pasta e l’altro dietro un lavabo del bagno.
Infiniti sono gli stratagemmi messi in campo dai ristretti sottoposti a regime sia di media che di alta sicurezza per introdurre materiale illecito, ma grazie ad un lavoro d’intelligence del personale di Polizia Penitenziaria spesso in sinergia con le altre forze dell’ordine esterne Carabinieri, Polizia di Stato e Finanza, si riesce a mantenere sotto controllo una realtà molto complessa e difficile da gestire.
Il segretario Provinciale Osapp Napoli, Castaldo Luigi elogia l’operato di tutto il personale di Polizia Penitenziaria in forza al Salvia, dai commissari agli agenti di sezione in prima linea, uomini di Poggioreale in uniforme che operano all’ombra di una società che chiede Sicurezza e Giustizia .
Il Corpo di Polizia Penitenziaria oggi pur se in sottorganico di oltre 6.000 unità in proporzione alla popolazione detenuta, continua Castaldo, svolge un encomiabile lavoro su tutto il territorio nazionale, dimostrando deontologia ed umanità in un ambiente ostico. Importantissima è la sinergia agli interni dei penitenziari con le altre figure istituzionali, come a Poggioreale dove la Sanità Penitenziaria grazie al dirigente medico dott. Irollo V. sta facendo grandi sforzi per migliorare l’assistenza medica dei ristretti mettendo in campo personale sanitario competente e nuove strumentazioni utili al contesto.
Tanti sono poi, gli atti autolesionistici e suicidari messi in atto dai ristretti che grazie al tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria hanno un risvolto positivo.
Maggiori risorse economiche e umane renderebbero i penitenziari italiani più sicuri e vivibili.
Importante è anche il progetto di lavoro messo in campo dal dott. Fullone A. provveditore amministrazione Penitenziaria regionale Campania, che umanamente e professionalmente con elevati doti manageriali, mette al centro dell’attenzione la “Dignità Umana” sia dei lavoratori del sistema penitenziario che degli stessi reclusi, intervenendo su più fronti vista la complessità del mondo penitenziario.
L’Osapp organizzazione sindacale autonoma della Polizia Penitenziaria sigla maggiormente rappresentativa del Corpo, si auspica quanto prima una seria presa di posizione sia normativa che esecutiva degli attuali governanti affinché al Corpo di Polizia Penitenziaria siano riconosciute le dovute gratificazioni.


Articolo pubblicato il giorno 31 Dicembre 2019 - 12:10

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