“Con la chiusura dell’area sanitaria avvenuta dopo l’intervento dei Nas per le condizioni igieniche insostenibili, le Terme di Agnano hanno probabilmente toccato il fondo in termini di gestione”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Trasparenza del consiglio comunale, Domenico Palmieri. Che in una nota ha detto: “Un sito termale di interesse turistico, naturalistico, archeologico, che potrebbe costituire la classica gallina dalle uova d’oro per il Comune di Napoli, e’ da anni in un’agonia che si trascina nel disinteresse generale. La societa’ e’ stata posta in liquidazione dalla giunta nel 2016 e messa nelle mani di un commissario liquidatore che in pratica non deve dar conto a nessuno della propria attivita’, dopo che anche il progetto di fitto d’azienda e’ miseramente fallito con l’immancabile strascico di vertenze legali. Nel frattempo le terme soltanto nel corso della gestione commissariale hanno perso circa quattro milioni di euro e il capitale si avvia all’azzeramento. Il folle progetto di alienazione dell’intero complesso, una vera e propria svendita di un patrimonio di valore incalcolabile, si e’ anch’esso inabissato per mancanza di interlocutori”. “Con la chiusura del reparto sanitario – ha infine concluso Palmieri – la societa’ rischia di perdere l’ultimo asset di cui dispone, ovvero la convenzione col sistema sanitario nazionale che le assicura un minimo di entrate. Il disastro e’ compiuto: non si azzardino i membri dell’amministrazione de Magistris a trovare l’ennesimo capo espiatorio per un fallimento da attribuire interamente all’incapacita’ politica e gestionale dell’azionista Comune di Napoli.”
Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2019 - 19:18