Il nostro timore più grande è che durante le festività il pronto soccorso
del Santobono possa essere preso d’assalto, fino a raggiungere i consueti
picchi d’accesso stagionali». Antonio D’Avino, vice presidente nazionale
della Federazione Italiana Medici Pediatri FIMP esprime apprensione per
quella che si prospetta come un’emergenza annunciata.
«In questi giorni – spiega il pediatra – negli studi dei Pediatri di
famiglia si sta lavorando a ritmi serratissimi per affrontare sia le
sindromi simil influenzali di questo periodo che una fastidiosa virosi
gastrointestinale che sta colpendo lattanti e bambini. Molto presto si
raggiungerà la fase epidemica dell’influenza ed è prevedibile che si possa
creare un intasamento dei pronto soccorso pediatrici».
Proprio per evitare di esporre i piccoli a tutti i rischi legati ad
accessi impropri al pronto soccorso e i medici ad un vero e proprio
“assalto”, lo scorso anno i pediatri della FIMP hanno accolto con favore
il progetto regionale CosPed, nato per ridurre, attraverso il
potenziamento delle cure pediatriche territoriali, il ricorso ai pronto
soccorso della Campania.
«Visti i risultati straordinari, avremmo voluto riproporre il progetto già
a partire dalle ormai prossime festività – spiega D’Avino – tuttavia pare
che il discorso sarà da rimandare ai primi mesi del 2020. L’intenzione
della Regione è quella di strutturare il progetto in un piano organico e
non più “spot”, prospettiva della quale siamo entusiasti. L’importante è
che dalle intenzioni si passi presto ai fatti, perché la salute dei
bambini viene prima di ogni altra cosa».
Il progetto CosPed nasce nell’ambito della collaborazione avviata in seno
al Comitato Regionale per la Pediatria tra i sindacati di categoria e la
competente Unità Operativa Materno Infantile della Direzione Regionale per
la tutela della Salute e mira a garantire la continuità dell’assistenza
per la popolazione pediatrica campana e a affrontare un eventuale
eccessivo ricorso alle cure ospedaliere di pronto soccorso, che aumenta in
misura esponenziale durante i giorni festivi, limitando, di fatto,
l’operatività dei presidi. Sperimentata lo scorso anno, l’iniziativa ha
dimostrato di essere efficace per una significativa riduzione delle
prestazioni inappropriate, ma anche l’esposizione dei piccoli pazienti a
potenziali rischi di infezioni ospedaliere del tutto evitabili.
«Auspico – conclude D’Avino – che in tempi rapidi la Regione costituisca
il gruppo di lavoro per riscrivere l’Accordo integrativo decentrato e per
iniziare il confronto su obiettivi strategici del SSN quali vaccinazioni,
autismo e anche consulenza specialistica pediatrica nei prefestivi e
festivi».
Articolo pubblicato il giorno 18 Dicembre 2019 - 18:04