“Quelli che hanno commesso questo scempio sono esseri umani cretini ridicoli e inutili”. Non usa mezzi termini Marisa Laurito, direttore artistico del teatro Trianon Viviani, a Forcella, quartiere di Napoli, per commentare il furto di un albero di Natale sistemato in piazzetta dai commercianti e il tentativo di furto di un secondo abete, proprio davanti al teatro. “E’ un gesto che ha lo scopo di distruggere tradizione e bellezza nel proprio quartiere – afferma – Un atto cieco e stupido, fatto da persone che non comprendono che hanno danneggiato con questo atto prima di tutto se stessi”. “Complimenti per la cretinaggine, meritereste il pernacchio di Eduardo al vostro passaggio – conclude – L’unica cosa civile che potreste fare ora è rimettere di nuovo a posto l’albero di Natale”. “Siamo davvero dispiaciuti – dichiara Gianfranco Wurzburger presidente dell’associazione gioventù cattolica organizzazione che opera tra piazza Mercato e Forcella – per quanto accaduto a forcella con il furto dell’albero di Natale messo dai commercianti della zona. Sono episodi che fanno male, c’e’ chi cerca di rendere bello il proprio quartiere e chi invece non si rende conto del danno che provoca”. “Intanto – prosegue Wurzburger – si ipotizza che siano stati i ragazzini per prepararsi al tradizionale “Cippo di Sant’Antuono Abate” che si celebra il 17 gennaio di ogni anno. Probabilmente è cosi’! Noi come associazione nell’ultimo comitato per la sicurezza che si è tenuto in Municipalità, la scorsa settimana, abbiamo proposto di organizzare questa festa in sicurezza, coinvolgendo i ragazzi con un’attività di educazione ambientale e facendo capire che gli alberi non vanno ne’ rubati e ne’ abbattuti! I ragazzini di Napoli si stanno mobilitando per raccattare legna un po’ ovunque, spesso facendo danni come abbattere degli alberi dalle nostre piazze, e le Istituzioni tutte sono costrette ad intervenire per prevenire quella che ormai sta diventando un’abitudine pericolosa per la città, per i cittadini e per le sue opere d’arte. Noi non vogliamo criminalizzare questa antica tradizione, anzi, vogliamo che venga ripresa e ricondotta alle Sue origini: un rito propiziatorio di bene per il nuovo anno tra folklore e religiosità popolare. Vogliamo che i bambini che seguiamo quotidianamente tra piazza Mercato e Forcella possano capire ed apprezzare la bellezza di questa festa, un momento di condivisione piacevole, con tanta allegria e tanta gioia. Non un momento di “guerra” tra quartieri, tra gruppi di ragazzini che si sfidano a chi realizza il falò più grande.” “Una pratica – conclude Wurzburger – che porta ad episodi come quello accaduto questa notte in piazza Calenda per poi sfociare in guerriglie urbane tra ragazzini e forze dell’ordine. Noi siamo pronti a chiedere tutte le necessarie autorizzazioni per realizzare due falo’, uno a Forcella ed un altro in piazza Mercato, nel pieno rispetto delle norme sulla sicurezza e soprattutto coinvolgendo i ragazzini in una vera festa della legalità'”.
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