S’intitolano “A Chiaiano c’è un Sud che deve far riflettere”, “Le baby gang e l’emulazione di Gomorra” e “La scomparsa di Luigi, ma i De Filippo sono eterni” tre dei saggi contenuti nel libro “Oltre il ‘900”, il nuovo volume di Domenico Mamone, presidente dell’Unsic, il sindacato datoriale con 2.100 Caf e 600 patronati in Italia e all’estero.
Nel testo troviamo riflessioni sulla città di Napoli partendo da un fatto di cronaca, passando poi per l’analisi dei contenuti televisivi violenti fino ad arrivare all’omaggio all’arte dei De Filippo. La capitale partenopea a tutto tondo.
Sulla vicenda di Chiaiano si esprime così il presidente Mamone: “Inconcepibile che in pieno giorno possa avvenire un raid come questo. In una spirale drammatica, ci sono zone del nostro Mezzogiorno dove la criminalità organizzata e quella minorile costituiscono un vulnus costante alla convivenza civile e alla possibilità di fare impresa e quindi di far crescere i territori”.
Preoccupazione per la crescente violenza legata alle baby gang emulatrici di serie tv come nel caso di Arturo, il diciassettenne accoltellato da alcuni minorenni. L’imprenditore di Taurianova si chiede “Se davvero la società resta impermeabile a questi modelli cinematografici? La risposta è purtroppo “no”. E l’esempio ce lo offre proprio l’attualità delle baby-gang, fenomeno amaramente in crescita soprattutto nelle zone a maggior rischio devianza. Le indagini sul pestaggio di Arturo a Napoli confermano: i giovani aguzzini hanno imitato scene di Gomorra”.
Ma Napoli non è solo questo. E’ anche arte, cultura e spettacolo. Non poteva mancare nel libro un omaggio al grande teatro dei De Filippo “Indimenticabili. Con i loro memorabili personaggi hanno fatto sorridere, commuovere e riflettere intere generazioni di connazionali, contribuendo a costruire decenni di storia del teatro (e del cinema) italiano. La scomparsa di Luigi De Filippo ha chiuso definitivamente il sipario su una dinastia di attori come non ce ne sono più. Purtroppo. Perché i De Filippo avevano il dna del palcoscenico, figli di Eduardo Scarpetta, il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. E proprio con il padre esordirono giovanissimi, fino ad ottenere il primo grandissimo successo con ‘Natale in casa Cupiello’, scritta da Eduardo nel 1931 e ultima commedia ad essere portata in scena da Luigi al Teatro Parioli di Roma, di cui era direttore artistico. Quasi a chiudere il ciclo. Oltre ad essere insuperabili attori, – continua Mamone – anche al cinema (di ‘Totò, Peppino e i fuorilegge’ ricordiamo la straordinaria interpretazione di ‘Teresa’ da parte di Titina, la moglie di Totò ricca e avarissima), sono stati anche grandi autori, avendo iniziato con atti unici (anche Titina ne ha scritti sette). Poi hanno firmato autentici capolavori: Eduardo ha scritto 58 commedie, leggendarie ‘Filumena Marturano’, ‘Napoli milionaria’, ‘Le voci di dentro’, ‘Questi fantasmi’, ‘Non ti pago’, ‘Il sindaco del Rione Sanità’, ‘De Pretore Vincenzo’, ‘Gli esami non finiscono mai’; Peppino ne ha scritte 51 (tra cui qualche trasposizione in lingua napoletana), lasciandoci quel capolavoro assoluto che è ‘Non è vero ma ci credo’”.
Il volume del presidente dell’Unsic raccoglie 113 scritti dell’imprenditore, realizzati negli ultimi due anni e mezzo, che vanno dai temi di attualità settoriale, in primis le questioni imprenditoriali (credito bancario, ritardo nei pagamenti, welfare aziendale, lavoro agile, industria 4.0, impresa sociale, patto per la fabbrica), la politica (legge elettorale, reddito di cittadinanza, quota 100), il ruolo del sindacato, per toccare l’attualità dell’economia (contante, debito pubblico, euro, evasione fiscale, sharing economy, ecc.), della scuola, della sicurezza alimentare, dell’immigrazione, dell’ambiente, dell’inverno demografico, dell’Europa.
Non mancano interventi su tematiche internazionali che investono, in particolare, Francia, Grecia, Medio Oriente, Turchia e Venezuela.
Il volume raccoglie, poi, scritti su vicende locali, come il problema della Xylella in Puglia, l’esempio virtuoso di Matera, un approfondito intervento sulla questione meridionale , le istanze dei pastori sardi, il fenomeno delle baby gang in Campania e un omaggio all’arte dei De Filippo.
Infine i ricordi di alcuni personaggi che ci hanno recentemente lasciato, da Luigi De Filippo ad Aldo Biscardi, da Fabrizio Frizzi ad Andrea Camilleri.
“L’obiettivo del volume è quello di offrire argomentazioni e alimentare confronti sulle principali tematiche e sfide che si offrono in questo nuovo millennio al mondo della rappresentanza sociale e datoriale ed alla stessa responsabilità sociale dell’impresa – spiega l’autore.
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