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Maltempo, Confagricoltura Campania: ‘La Regione attivi procedure di stima dei danni’

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“Data la situazione verificatasi, che ha visto precipitazioni di rilevante entita’, concentrate in pochi giorni, cadere su suoli molto spesso gia’ saturi a causa delle prolungate precipitazioni dello scorso novembre, chiedo che gli uffici competenti dell’assessorato all’agricoltura avviino con celerita’ le procedure di accertamento danni volte alla produzione di una richiesta di declaratoria di stato di calamita’ al ministero per le Politiche agricole”. Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura Campania, Fabrizio Marzano commentando la situazone causata dal maltempo che negli ultimi giorni ha colpito l’intero territorio della Campania. “In prospettiva – ha aggiunto Marzano – e’ importante mettere in moto i contratti di fiume in tutta la regione, come sta gia’ avvenendo per l’Alto Sarno, per consentire una gestione partecipata e consapevole della risorsa acqua”. Secondo Confagricoltura Campania, danni di rilevante entita’ a frutteti e foraggere ed infrastrutture rurali si sono verificati in provincia di Caserta, dove gli allagamenti dovuti a pioggia e ad esondazioni hanno colpito le aziende agricole sia nell’alto Casertano, a cominciare dalla valle del fiume Peccia, che la piana di Alife a causa degli straripamenti del Volturno. Secondo Confagricoltura Campania, il fiume Volturno, che ha raggiunto il colmo di piena a Capua dopo le 23 di ieri, ha allagato le campagne in piu’ punti. Importanti gli straripamento di Amorosi e Limatola, in provincia di Benevento, zone contermini con la provincia di Caserta. Nel basso Volturno numerosi gli allagamenti anche di aziende zootecniche. In provincia di Benevento sono da verificare i danni ai vigneti, nelle zone piu’ vicine ai fiumi straripati, in caso di ristagno delle acque. Colpite anche le zone a seminativo, dove l’acqua e’ destinata a posticipare le normali pratiche agronomiche gia’ pianificate o sara’ necessario riseminare. Simili condizioni si riscontrano in Irpinia. A Salerno le esondazioni dei fiumi Lambro, Mingardo, Picentino e del Tusciano hanno prodotto invece danni ingenti a colture ortive in serra ed in pieno campo. Situazione molto difficile anche nei monti Picentini. Importanti le difficolta’ della Costiera Amalfitana, dove pure sara’ necessario accertare i danni nelle zone agrumetate.


Articolo pubblicato il giorno 23 Dicembre 2019 - 15:32
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