La salute delle gambe ha davvero una grande importanza e, purtroppo, in troppe occasioni tende ad essere trascurata: sensazioni come quelle tipiche delle “gambe pesanti”, infatti, possono essere spia di problemi complessi, che in quanto tali meritano di essere fronteggiati con un approccio medico mirato.
Tra le problematiche più comuni correlate alla salute delle gambe vi è la cosiddetta MVC, Malattia Cronica Venosa: questa patologia coinvolge l’apparato circolatorio e può essere molto pericolosa, soprattutto qualora non venga trattata tempestivamente.
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Senza addentrarci oltremodo in questioni mediche, si può sottolineare che la Malattia Cronica Venosa consiste nel fatto che la circolazione dalle gambe, e in generale da tutte le periferie del corpo, verso il cuore, risulta difficoltosa, da qui ne deriva la classica sensazione di pesantezza, quasi di affaticamento, degli arti inferiori.
Questa patologia si manifesta anche a livello visivo, comportando la comparsa sulle gambe di piccoli capillari, in genere percepibili solo da brevissima distanza.
La Malattia Cronica Venosa è molto diffusa, si stima infatti che essa riguardi 19 milioni di italiani, incidendo in particolar modo sulla popolazione femminile, tuttavia tale patologia è piuttosto subdola di conseguenza moltissime persone non sanno neppure di esserne interessate: è frequente, infatti, che i disturbi tipici della MCV vengano confusi con una semplice sensazione di stanchezza delle gambe, dovuta magari al caldo o al fatto di aver trascorso lunghe ore in piedi.
Alla luce di questo, dunque, è evidente che si debba prestare attenzione ai sintomi per poter intervenire per tempo, non solo laddove dovessero riscontrarsi dei fastidi frequenti, ma anche per quel che riguarda appunto la comparsa di capillari visibili.
Se si notano tali campanelli d’allarme non bisogna temporeggiare e bisogna sottoporsi ad una visita medica per chiarire ogni dubbio.
L’ideale è sottoporsi ad una visita angiologica: l’angiologia è infatti quella branca della medicina che studia le patologie a carico di vasi sanguigni e vasi linfatici, e in Italia non mancano affatto dei centri specializzati, come ad esempio ionoforetica.it.
Ogni singolo caso clinico, ovviamente, necessita di un approccio terapeutico ad hoc, di conseguenza il paziente dovrà rigorosamente attenersi a quanto disposto dal suo medico; nella grande maggioranza dei casi vengono prescritti degli appositi farmaci, tuttavia si stanno diffondendo sempre più delle tecniche terapeutiche di ultima generazione, come ad esempio la cosiddetta scleromousse o l’ecodoppler, molto apprezzato sia per la sua efficacia che per il fatto di non essere affatto invasivo.
Parallelamente agli aspetti terapeutici vi sono dei piccoli accorgimenti che sanno rivelarsi in tutti i casi utili per chi è interessato da Malattia Cronica Venosa, e che uno specialista non esiterebbe a confermare.
Anzitutto, è un ottimo consiglio quello di indossare calze elastiche, si dovrebbe invece evitare l’esposizione al calore eccessivo, ancor peggio se indirizzato in modo diretto verso gli arti inferiori.
L’attività fisica è consigliatissima, soprattutto quella aerobica: una pratica sportiva che coinvolga appieno le gambe, come può essere lo jogging, ma anche una lunga passeggiata, può soltanto avere degli effetti benefici in termini di circolazione; si dovrebbe invece evitare di indossare tacchi o altre scarpe scomode.
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