De Luca celebra come una vittoria epocale l’uscita dal commissariamento in sanità, dimenticandosi di dire ai cittadini della Campania che, dopo essersi limitato a mettere in fila quattro numeri calpestando il diritto alla salute di tutti, la nostra regione resterà ancora per tre anni sotto il diretto controllo del Governo. La Campania è e resterà per fortuna sotto l’egida di un piano di rientro triennale e ogni atto di questo presidente dovrà essere vagliato dal tavolo del ministero della Sanità prima di essere licenziato. Senza contare che il commissario che aveva in mano la gestione della sanità era lo stesso De Luca. Quello che va detto ai cittadini della Campania è che mentre De Luca si lascia andare a ipocriti festeggiamenti, le sue azioni non hanno prodotto alcun risultato utile per la garanzia del diritto alla salute”. Così la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“La maggior parte dei nostri ospedali pubblici – dichiara Ciarambino – sono abusivi in quanto sprovvisti di autorizzazione all’esercizio, abbiamo 5 diversi servizi di 118 perché manca ancora un coordinamento regionale, non c’è una rete ictus, così come non sono state mai attivate la rete per le emergenze materno-infantili, la rete trauma e la rete per le emergenze gastroenterologiche. L’unica possibilità che hanno i malati di tumore per operarsi è in intramoenia, ovvero pagando le prestazioni chirurgiche. L’alternativa è andare fuori regione, incrementando la nostra mobilità passiva sanitaria che ad oggi ammonta a 300 milioni l’anno. Il piano liste di attesa è inattuato e i tetti di spesa trimestrali per analisi e prestazioni in convenzione si esauriscono sistematicamente al secondo mese. Un disastro – conclude la consigliera regionale – figlio di una programmazione che ha tenuto conto dei numeri e non delle reali esigenze dei cittadini”.
Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2019 - 21:14