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Intimidazioni agli amministratori pubblici: si riunisce a Napoli l’Osservatorio sul fenomeno

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l prefetto di Napoli, Carmela Pagano, ha presieduto la prima riunione dell’Osservatorio regionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori pubblici locali. L’Osservatorio regionale e’ un organismo previsto dalla legge 105/2017 in ogni capoluogo di regione, a supporto dell’Osservatorio nazionale che opera presso il Ministero dell’Interno. Hanno preso parte alla riunione il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli, il procuratore aggiunto Dda di Salerno, il capo centro Dia di Napoli e il capo sezione Dia di Salerno, il rappresentante della Direzione scolastica regionale ei rappresentanti regionali dell’Anci e dell’Upi. Dopo ampia discussione è stata condivisa la necessità che l’Anci e l’Upi sensibilizzino i vertici degli enti locali e il personale degli apparati burocratici affinchè instaurino un rapporto di forte collaborazione con le Forze dell’ordine, segnalando tempestivamente atti di intimidazione in loro danno o anche semplici avvisaglie degli stessi. La Polizia postale potrà svolgere corsi di formazione a favore degli amministratori locali per definire un adeguato modus operandi soprattutto in caso di minacce via web. Il procuratore generale ha assicurato la massima attenzione delle Procure del distretto nella trattazione dei casi denunciati, suggerendo di esaminare la possibilità di uno specifico protocollo di intesa.
Nel corso della riunione la direzione scolastica regionale ha garantito la massima disponibilità nella pianificazione di momenti formativi a favore di studenti, anche attraverso l’integrazione di alcune progettualità di promozione della legalità già in corso. Le finalità dell’Osservatorio sono quelle di: migliorare il monitoraggio e l’analisi degli atti di intimidazione ai danni di Corpi politici, amministrativi o giudiziari e dei loro singoli componenti; favorire e consolidare lo scambio informativo e il raccordo tra Stato ed Enti locali, a potenziamento dell’attività di prevenzione del fenomeno, anche attraverso percorsi formativi diretti ai giovani e agli amministratori locali nonchè iniziative di promozione della legalità; avanzare proposte, anche di carattere normativo, volte a sostenere gli amministratori vittime di atti intimidatori.


Articolo pubblicato il giorno 3 Dicembre 2019 - 13:36

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