Si chiamava Caterina Glorioso la militare dell’Esercito che si è suicidata martedì mattina sparandosi al petto con la pistola d’ordinanza. Aveva 30 anni ed era in servizio nell’Operazione Strade Sicure con la Brigata Garibaldi.
La giovane militare classe 1989 era nubile ed originaria Vitulazio, Comune della provincia di Caserta con poco più di 7mila abitanti, e faceva parte del Secondo Reggimento Pontieri di Piacenza, dove prestava servizio da cinque anni. Il suo nome è stato reso pubblico solamente in tarda mattinata in modo tale da poter permettere alle autorità di informare la famiglia. Le motivazioni del tragico gesto sarebbero contenute in una lettera di 15 pagine che gli investigatori hanno trovato: all’origine ci sarebbero dei motivi personali. La lettera è ora al vaglio del procuratore aggiunto di Roma, Nunzia D’Elia che ha aperto un fascicolo in cui, come avviene in questi casi, si ipotizza il reato di istigazione al suicidio.“Voglio ricordarti così, sempre sorridente. Perché Caterina? Che la terra ti sia lieve”, scrivono su Facebook gli amici, che non riescono a comprendere il motivo del suicidio.
Gustavo Gentile
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