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Corruzione: arrestati il sindaco di Villa Literno e altre tre

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Villa Literno. In data odierna, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, Reparto Operativo – Nucleo lnvestigativo, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di quattro persone. Si tratta in particolare di due imprenditori edili di Villa Literno e del sindaco del Comune di Villa Literno nonché dell’ex Responsabile dell’Ufficio Tecnico del medesimo comune ed attuale responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Frignano, per corruzione e falso ideologico in atti pubblici.
I fatti risalgono al periodo pre e post-elettorale del rinnovo del mandato a sindaco e riguardano il rilascio del permesso di costruire richiesto dagli imprenditori per la realizzazione di un centro recettivo-turistico in via delle Dune a Villa Literno. Il sindaco di Villa Literno é colpito dalla misura cautelare anche per altra vicenda corruttiva inerente al pagamento di crediti per prestazioni svolte a favore dell’ente comunale da un altro imprenditore, sempre di Villa Literno, pagamento avvenuto in periodo di dissesto del comune
Le complesse indagini sono state svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, i quali hanno ricostruito entrambe le operazioni, individuando le condotte di illecita interferenza nella pratica amministrativa e in quella di liquidazione dei crediti da parte degli amministratori e tecnici del comune di Villa Literno.
Il provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Napoli Nord contiene anche gli elementi di prova, valutati dal Giudice in termini di gravi indizi di colpevolezza, in ordine alle condotte di reato, riguardanti il finanziamento della Regione Campania con fondi europei, nonché la realizzazione dell’appalto di Adeguamento e completamento della rete fognaria — 1° Stralcio funzionale del Comune di Lusciano. E stata, infatti, riconosciuta la gravità indiziaria con riferimento ai delitti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsi ideologici e falso materiale, turbative d’asta e frodi in pubbliche forniture, attribuiti – con riferimento alle specifiche condotte di ciascuno – a carico di amministratori, tecnici e degli imprenditori attinti dalla misura cautelare.
Con riguardo sempre alla vicenda del Comune di Lusciano, il provvedimento cautelare applica, in particolare, nei confronti di questi ultimi la misura degli arresti domiciliari anche per le condotte relative all’appalto fognario, nonché conferma un grave quadro indiziario concernente le condotte di truffa aggravata, falsi e frodi in fase esecutiva, ascritte al Sindaco di Lusciano, ad un ex assessore del suddetto Comune, nonché a molti dei tecnici impegnati nella realizzazione dell’opera, quali il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) pro tempore, i direttori dei lavori, l’ispettore di cantiere, il collaudatore e i supporti al RUP. Il provvedimento afferma, altresì, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza relativamente ai delitti di turbativa della gara e di falso ideologico, relativamente all’incarico conferito dall’ente per il medesimo appalto al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. Le indagini di questo Ufficio, in riferimento a tale troncone investigativo, si sono avvalse della rilevante collaborazione dell’ANAC.
Con riguardo a tutte le vicende richiamate, sono attualmente in corso, unitamente all’esecuzione del provvedimento cautelare, numerose perquisizioni finalizzate a completare il compendio indiziario già raccolto.

PUBBLICITA

 Gustavo Gentile


Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2019 - 09:03
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