#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 22 Aprile 2025 - 20:34
19.4 C
Napoli
Cinque giorni di lutto nazionale per Papa Francesco, ma è...
Napoli, aperto il registro di condoglianze per la scomparsa del...
Avellino, ladro ruba in una villa, fugge in circumvesuviana e...
Aversa, sequestro di automezzo con pneumatici illegali: indagati due trasportatori
Pompei, al Maximall apre Nexus: cinema e teatro in un’unica...
Napoli, lesione al soleo per Neres: stop di un mese...
Napoli al ritmo di Jazz: dal 24 aprile eventi e...
Recupero Inter-Roma: verso domenica 27 aprile
Tragedia del Faito, 4 indagati. I NOMI
Il rap di Guè fa scatenare The Desert Arena
Talento grezzo degli studenti del Marconi di Giugliano domina l’hackathon...
Il teatro Trianon Viviani partecipa al lutto nazionale e annulla...
Come scegliere il miglior giornale online per le notizie locali
99 Posse featuring con ETTA per uscita di Curre Curre...
A Licusati tornano i briganti con Province Infette: la presentazione...
Saviano all’attacco sull’inchiesta ultras: “Inter responsabile, contatti diretti con la...
Sorrento, spiaggia bloccata ai non residenti: polemiche sul “mare privato”
Mergellina, raffica di controlli nella zona movida: 5 denunciati e...
Napoli, tre arresti in 24 ore per droga
Napoli, “Io e mio fratello Giancarlo”: incontro con Paolo Siani 
Dal 24 al 30 aprile negli UCI Cinemas Pink Floyd...
Papa, padre Albanese: “Unico statista a proclamare valore pace”
Allarme sicurezza stradale: 121 pedoni hanno perso la vita in...
Frattamaggiore, arrestato per rapina: incastrato da telecamere e riconoscimenti
Al Trianon Viviani Tommaso Bianco interpreta Di Giacomo
Sabato sospese tutte le partite di calcio
Addio a Papa Francesco: i funerali sabato alle 10, cinque...
Peppe Iodice sold out al Teatro delle Arti: sabato 26...
Alife, sparatoria davanti a un centro commerciale: due feriti
I edizione dell’AFRO FESTIVAL Italia – Heritage Day. Da Torino...

Clonavano carte di credito, sgominata la banda di Secondigliano: 6 arresti

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Sgominata associazione criminale dedita alla frode informatica di ultima generazione, più di 1 milione di euro frodati, sottratti i dati e le carte di migliaia di clienti, centinaia le telefonate truffaldine monitorate dagli investigatori. La Polizia di Stato ha eseguito 6 misure cautelari a carico di una organizzazione criminale, residente nell’hinterland napoletano ma operativo su tutto il territorio nazionale, i cui appartenenti sono indagati per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla sostituzione di persona, al furto aggravato e all’indebito utilizzo di carte di pagamento elettronico. Il Gip di Perugia su richiesta del Pubblico ministero titolare delle indagini, ha ritenuto necessario applicare la misura ‘inframuraria’ della custodia cautelare in carcere nei confronti di Ciro Esposito, 51 anni, Salvatore Esposito, 22 anni, Pasquale Sacra, 39 anni, Luisa Simeoli, 39 anni, Giuseppe Ventura, di 44 anni, e Sabatino Ruberti, di 32 anni. Le indagini sono state avviate nel luglio 2018 a seguito delle segnalazioni presentate da alcuni Istituti di Credito. Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono state eseguite utilizzando anche attività tecniche e sistemi di tracciamento elettronico, così da consentire di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere operante indistintamente su tutto il territorio nazionale, composta da numerosi pluripregiudicati (almeno 10).

L’organizzazione criminale procedeva secondo un complesso modus operandi che vedeva i sodali divisi in compiti specifici e ben delineati. Il primo passo consisteva nell’effettuare i furti della corrispondenza nei centri di smistamento di Poste Italiane nel Centro-Nord Italia. All’interno di questi centri di raccolta della corrispondenza, nottetempo parte della banda, con maestria consolidata, individuava le buste contenenti le carte di credito e/o debito spediti da parte degli istituti di credito. Impossessatisi dei preziosi titoli, entrava in gioco un esperto gruppo di ”telefonisti” che metteva in atto la tecnica del Vishing (Neologismo anglosassone ottenuto dalla crasi tra le parole voice + phishing). Il gruppo dei ”telefonisti” chiamava i vari Istituti emittenti delle carte e, presentandosi come Maresciallo o Ispettore delle Forze dell’ordine, affermava di aver appena sequestrato un consistente numero di carte di credito rinvenute in possesso a malviventi. Con fare perentorio e con la scusa di riconsegnare i titoli in sequestro, si faceva indicare il numero di telefono dei clienti. A questa seguiva una complessa attività di Social Engineering compiuta da esperti tecnici che provvedevano a reperire tutte le informazioni e gli ulteriori dati necessari. Una volta ottenuti i dati, l’organizzazione rivolgeva la sua abilità criminale proprio verso i clienti ai quali, spacciandosi per dipendenti della banca, paventava problemi connessi nell’attivazione del titolo riuscendo infine, con abilità persuasive, a farsi indicare il Pin dei titoli. L’associazione per delinquere, disponeva di un proprio ”apparato tecnico-finanziario” che si occupava di dotare gli associati di conti correnti e carte prepagate con funzioni on-line. I criminali potevano così monetizzare i proventi degli indebiti utilizzi che, prelevati per contanti su sportelli Atm, poi confluivano su strumenti prepagati riciclando consistenti somme di denaro su carte di credito in possesso dei vari ”money mules” gestiti dal gruppo. Il profitto illecito di detta attività ha portato nelle casse dell’organizzazione criminale più di un milione di euro. Le carte interessate dalle frodi sono centinaia.

Le particolareggiate indagini svolte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, anche con la preziosa collaborazione dei vari Istituti di credito e di Poste Italiane, hanno consentito di ricostruire i furti nei centri di raccolta e ascoltare le abilità degli indagati nell’ingannare i dipendenti degli Istituti di credito e i malcapitati clienti. Ingentissimo il danno arrecato ai sistemi con importanti riflessi nel sistema di inoltro postale che ha visto la soppressione di numerosa corrispondenza. Le indagini sono state sviluppate, con il coordinamento dal Servizio Centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni – Sezione Financial Cyber Crime, dal Compartimento Polizia Postale per l’Umbria con la collaborazione dell’omologo Reparto per la Campania, nonché il concorso nelle operazioni del Reparto Prevenzione Crimine di Napoli e del Commissariato di Giugliano della Questura di Napoli.


Articolo pubblicato il giorno 4 Dicembre 2019 - 07:52


ULTIM'ORA


DALLA HOME

Abbonati per navigare senza pubblicità su Cronache della Campania

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento