Estrazione abusiva in una cava a San Felice a Cancello presente in area naturale protetta e vincolata paesaggisticamente per l’inclusione nelle zonizzazioni del Parco Regionale del Partenio. Scatta il sequestro dell’impianto. Questa mattina il Gruppo Carabinieri Forestale di CASERTA e della Stazione Carabinieri Forestale di CASERTA, coadiuvati da quelli appartenenti alle Stazioni Carabinieri Forestale di Marcianise, Piedimonte Matese e Vairano Patenora – hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro emesso da questa Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a carico della cava di calcare di San Felice a Cancello, località Polvica, della ditta Cave S.r.l. a socio unico, nei confronti di L.N. 80 anni e N.N. 52 anni rispettivamente Amministratore Unico e gestore di fatto della società in questione. La gravità dell’illecito è risultato tale da ricondurre la qualificazione giuridica del fatto non solo come smaltimento illegale di rifiuti speciali sul suolo, sanzionato con un reato di tipo contravvenzionale, ma anche con la nuova previsione delittuosa introdotta nel 2015, con il provvedimento noto come “Eco-delitti” ed in particolare con la fattispecie dell’Inquinamento ambientale. Contestualmente sono state effettuate perquisizioni presso la sede della ditta Cave che gestisce la cava di calcare sia presso gli uffici dell’impianto di recupero di rifiuti inerti siti a Comune di Marigliano (Napoli) che ha fornito i materiali impiegati il ripristino morfologico del sito di cava nonché presso gli uffici della società di Baiano (Avellino) che ha messo a disposizione gli automezzi per effettuare i trasporti dei materiali inerti utilizzati per il riempimento.
Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2019 - 19:35