L’obiettivo è debellare il caporalato ed in campo, siglando un protocollo di intesa, ci sono i presidi Caritas di tutto il Mezzogiorno e gli Ispettorati Territoriali del Lavoro. L’accordo sarà firmato venerdì a Castel Volturno, dalla Caritas Italiana e dall’Ispettorato Interregionale del Lavoro del Sud Italia. Ad ospitare l’evento sarà il Centro per migranti “Fernandes”, gestito proprio dalla Caritas.
L’idea del protocollo nasce sulla base di quanto avviene in provincia di Caserta già dal 2016, anno in cui le due istituzioni hanno siglato un accordo di collaborazione a livello locale, presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere, con l’obiettivo di rendere più efficiente l’azione di contrasto al caporalato tramite lo scambio di informazioni, e più marcate attività di prevenzione presso i lavoratori sfruttati. Si è deciso così di replicare il modello a livello nazionale. L’accordo prevede anche un confronto trimestrale tra i vari Ispettorati Regionali e gli esponenti delle Caritas locali, che condividono sul campo le odissee dei braccianti agricoli. Sul fronte della prevenzione, è in programma una campagna “social” destinata agli stessi stranieri, con video informativi in varie lingue, e la condivisione tramite le più usate app tra gli immigrati, come Messanger, Facebook o Whatsapp. I temi dei video spaziano dalla normativa sul lavoro, fino alla spiegazione su cosa sia il Cnl, o come comportarsi in caso d’Ispezione sul luogo di Lavoro.
Articolo pubblicato il giorno 9 Dicembre 2019 - 18:53