Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Roccamonfina, a seguito di una segnalazione di attività venatoria in corso (caccia al cinghiale in battuta), alla località “Castellone” del comune di Tora e Piccilli, attivavano immediatamente un servizio di controllo delle autovetture in transito nella zona.
Nel corso del servizio di osservazione e controllo sulla Strada Provinciale n. 37 al km 3, in prossimità della fraz. “Tora” del comune di Tora e Piccilli (in area protetta ricadente nel Parco Regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano), fermavano due autoveicoli che viaggiavano pressoché accodati in direzione dell’abitato di Roccamonfina.
All’interno del bagagliaio di una delle due autovetture i militari scorgevano, guardando dal lunotto posteriore, un esemplare di cinghiale (Sus scrofa) abbattuto, del peso di circa 100 kg, il cui decesso era avvenuto da poche ore e che risultava attinto da colpi da arma da fuoco. Tutte le persone sottoposte a controllo risultavano equipaggiate con abiti mimetici e stivaloni verdi.
Gli accertamenti permettevano di stabilire l’illecito abbattimento dell’esemplare in quanto le persone sottoposte a controllo, seppur prive di armi da caccia, non erano in grado di dimostrare la legittima provenienza dell’animale morto. Carcassa di cinghiale che veniva immediatamente sottoposta a sequestro giudiziario e le due persone che erano a bordo dell’autovettura con la quale si stava effettuando il trasporto della stessa venivano deferiti in stato di libertà per esercizio di caccia illecita in Parco Regionale. Inoltre, all’atto del controllo le due autovetture risultavano entrambe prive dell’assicurazione obbligatoria a copertura della responsabilità civile verso terzi, nonché una di esse era peraltro sprovvista della revisione, per cui venivano sottoposte a sequestro amministrativo. La carcassa del cinghiale veniva poi conferita a ditta autorizzata per avviarla a smaltimento.
Articolo pubblicato il giorno 5 Dicembre 2019 - 17:50