Perquisizioni straordinarie sono state eseguite dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia penitenziaria (Nic) e dalla Direzione Investigativa Antimafia, disposte dai direttori degli istituti penitenziari di Foggia e Bellizzi : sono stati rinvenuti numerosi apparati telefoni e schede sim. In particolare, nel carcere di Bellizzi Irpino sono state trovati 12 microcellulari, 3 smartphone e 14 sim, mentre in quello di Foggia 4 cellulari, 3 sim, 20 grammi di hashish e un coltello a serramanico. L’attività ha riguardato prevalentemente le sezioni Alta Sicurezza, dove sono ristretti elementi di spicco della criminalità organizzata pugliese. I detenuti trovati in possesso del materiale non consentito sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria. Le operazioni sono state condotte con l’ausilio delle innovative strumentazioni tecniche del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, in grado di rilevare variazioni dei campi magnetici, con l’impiego di unita’ cinofile e dei reparti della Polizia Penitenziaria degli stessi istituti: hanno partecipato alle operazione oltre 200 unita’ di Polizia penitenziaria coordinate dal Nic e dai suoi Nuclei Regionali di Napoli e Bari. L’operazione di ieri e i sempre più frequenti rinvenimenti di sostanze stupefacenti e telefonini negli istituti penitenziari, spiega il ministero della Giustizia, “sono rese possibili grazie alla decisione del Dap che, nella scelta degli investimenti e delle spese da effettuare per il 2019, ha puntato sull’acquisto di strumenti e tecnologie adeguate. Circa 3,5 milioni di euro stanziati per il 2019 per migliorare la sicurezza dei penitenziari hanno permesso l’acquisto di specifiche apparecchiature che da qualche mese sono state distribuite agli istituti e che permettono il successo delle operazioni come quelle realizzate a Foggia e Bellizzi Irpino”.
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