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“Stamattina intorno alle 9 e un quarto mi sono recata all’ufficio anagrafe del Comune di Marano per la nuova carta d’identità. Quando ho chiesto chi fosse l’ultimo in fila mi è stato detto che l’ufficio era chiuso perché l’addetto è in malattia e ha le chiavi dell’ufficio a casa. Senza le chiavi, gli altri impiegati ovviamente hanno detto di essere impossibilitati ad accedere. Sono andata alla vicina tenenza dei carabinieri per denunciare il fatto e mi è stato detto che avevano già provveduto a contattare il Comune e che le chiavi sarebbero arrivate entro pochi minuti. Peccato siano arrivate dopo circa due ore. Quando finalmente l’ufficio ha aperto è emerso un altro problema: il sostituto non possedeva le password di accesso al sistema e quindi gli utenti non hanno potuto ottenere i certificati”. Rosaria Di Matteo è una cittadina di Marano che, nella mattinata di martedì, ha vissuto una vera e propria disavventura presso gli uffici del Comune, segnalando il fatto al consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Siamo basiti dalla disorganizzazione – afferma Borrelli –. Sapendo che l’impiegato era in malattia bisognava organizzare la sostituzione in modo da evitare ogni disagio alla cittadinanza. Invece mancavano persino le chiavi di accesso all’ufficio, che erano a casa dell’impiegato assente. Ci chiediamo come sia possibile che delle chiavi non restino a disposizione del personale. Tra l’altro è stucchevole che il sostituto non abbia ricevuto le password per l’accesso al sistema. In pratica l’ufficio è rimasto bloccato, con l’utenza che ha dovuto attendere ore, senza ottenere nulla. Abbiamo inviato una nota al Comune, chiedendo di adottare provvedimenti. Una situazione del genere è inaccettabile e dimostra la strafottenza della burocrazia nei confronti dei cittadini.”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Novembre 2019 - 15:48