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Tre agguati in poche ore a Napoli: torna il terrore della guerra tra i clan del centro storico

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Un giovane di 19 anni è stato “gambizzato” la scorsa notte a Napoli. Il ragazzo, è arrivato al pronto soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini dove ha raccontato di essere stato ferito in vico Paradiso alla Salute. Due persone lo hanno raggiunto, secondo quanto raccontato dal ferito, mentre rincasava, una delle quali ha sparato. Sul luogo indicato dal 19enne la polizia, però, non ha rinvenuto né tracce ematiche né bossoli. I medici, che lo hanno medicato, lo hanno giudicato guaribile in 40 giorni. Si tratta della terza sparatoria in poche ore a Napoli. Ieri sera, poco dopo le 21, è stato ucciso il 30enne Alessandro Napolitano: l’agguato è avvenuto in via Cupa Capodichino, nel quartiere Miano, mentre la vittima si stava recando a casa della madre a bordo della propria auto; questa mattina invece Antonio Giarnieri, 23 anni, dipendente di un bar, in via Pasquale Scura, è stato ferito in una sparatoria avvenuta proprio nell’esercizio commerciale: colpito alle gambe,è stato portato in ospedale e non è in pericolo di vita. “Nella mattinata di venerdì abbiamo effettuato un sopralluogo nell’area compresa tra via Toledo e la Pignasecca, teatro nella serata di giovedì di una sparatoria che ha visto come vittima un giovane barista, colpito mentre era al lavoro. Purtroppo abbiamo avuto l’ennesima conferma di una situazione sull’orlo del baratro. La delinquenza e l’inciviltà sono fuori controllo in tutta l’area, tanto che il centro storico è stato teatro di un secondo ferimento nella serata di giovedì, quando un giovane è stato gambizzato a Materdei. Le strade sono ostaggio dei delinquenti e dei trogloditi. Tra le sparatorie e le forme di inciviltà più disparate il quartiere è assolutamente invivibile per le persone perbene”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Non si può prescindere da una risposta forte dello Stato, senza il pugno duro nei confronti dei fenomeni criminali e di inciviltà non ci sono speranze. Da tempo chiediamo al ministro dell’Interno Lamorgese di tenere fede alle promesse, inviando i rinforzi promessi, ma al momento non abbiamo riscontrato una maggiore presenza delle forze dell’ordine in strada. Senza un presidio più efficace dei punti nevralgici e una determinazione da parte della magistratura nel punire i comportamenti delinquenziali saremo costretti ad assistere ancora a lungo ad episodi del genere. Il blitz nell’area da parte della polizia municipale rappresenta senz’altro un evento positivo ma bisogna continuare lungo tale solco, con un giro di vite che sia continuo e non episodico”. 


Articolo pubblicato il giorno 29 Novembre 2019 - 14:09
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