Revocate le limitazioni per il derby del campionato di serie B tra la Juve Stabia e la Salernitana. I biglietti per il settore ospiti, infatti, diversamente da quanto stabilito ieri mattina nel corso della riunione del Gos, potranno essere acquistati da tutti i tifosi granata, anche senza Tessera del Tifoso. Il colpo di scena è stato comunicato intorno alle 14 dalle due società che da ieri si erano attivate per fare in modo che anche i residenti in provincia di Salerno potessero assistere alla partita. Gli organi di pubblica sicurezza, infatti, inizialmente avevano riservato la possibilità di acquistare i biglietti del settore ospiti esclusivamente ai residenti nel comune di Salerno e in possesso della Tessera del Tifoso della Salernitana. Anche il mondo della politica si era schierato al fianco dei sostenitori granata, chiedendo che le limitazioni venissero riviste. Richiesta accolta in giornata, in seguito a un’ulteriore valutazione, e che è stata accolta con soddisfazione dai due club. La Salernitana ha ringraziato “le Istituzioni preposte e la S.S. Juve Stabia per la collaborazione”. Il club stabiese, dal canto suo, ha evidenziato che “accettare l’idea che la partita si svolgesse col settore ospiti semivuoto sarebbe stata una sconfitta per tutti, in primo luogo per noi che ospitiamo l’incontro”, spiegando che “il presidente Langella e tutta la dirigenza stabiese hanno dialogato con le istituzioni preposte all’ordine pubblico, offrendo la massima collaborazione affinché la situazione potesse sbloccarsi”. La Juve Stabia, inoltre, ha ribadito che quella di sabato sarà “una bella giornata di sport per tutti, proprio come piace a noi”. Soddisfazione espressa anche dal Comune di Salerno per il quale “la mobilitazione delle Istituzioni, dei tifosi e delle società elimina una discriminazione infondata e permetterà di vivere a pieno una grande festa di sport”. Nonostante l’apertura, alcuni gruppi della Curva Sud della Salernitana hanno fatto sapere che non parteciperanno alla trasferta, spiegando che “per noi il gesto resta, la discriminazione resta” e che la “trasferta a Castellammare era un nostro diritto non un regalo politico”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Novembre 2019 - 18:08