Estorceva denaro agli imprenditori di Caivano , attraverso il pagamento del “pizzo” ma anche pretendendo assunzioni, il clan Sautto-Ciccarelli, che era riuscito anche a monopolizzare la vendita dei prodotti caseari penalizzando un produttore a vantaggio di un altro colluso. E’ quanto emerge dall’indagine dei carabinieri di Castello di Cisterna, coordinata dalla DDA, culminata oggi con la notifica di 17 arresti nei confronti di presunti appartenenti all’organizzazione camorristica che aveva la sua roccaforte nel famigerato Parco Verde. Gli inquirenti contestano agli indagati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni e tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso, illecita concorrenza, minacce, violenza aggravata e porto e detenzione illeciti di armi clandestine. I carabinieri hanno documentato, tra l’altro, numerosi episodi estorsivi, tentati e consumati. Inoltre è emerso che a un imprenditore del settore caseario era stato imposto di non vendere i suoi prodotti tra Caivano e comuni limitrofi, zona dove invece, secondo gli investigatori, il monopolio era nelle mani di un altro produttore: un supermercato locale poteva acquistare le mozzarelle soltanto da quest’ultimo, per ordine del clan.
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