La Procura della Repubblica di Napoli Nord, sostituto procuratore Patrizia Dongiacomo, ha disposto il dissequestro temporaneo della fabbrica dove la scorsa settimana furono trovati oltre 50 operai segregati. Questo consentirà, adesso, ai tecnici incaricati di ispezionare lo stato dei luoghi ed avviare le procedure per l’adeguamento dell’opificio alle prescrizioni impartite dai carabinieri del Nas. Lo ha comunicato l’avvocato Rosario Pagliuca, difensore di Vincenzo Capezzuto, rappresentante della società Moreno srl di Melito, accusato, tra l’altro, di sequestro di persona. Nella sua azienda, lo scorso 13 novembre, vennero trovati 57 operai che lavoravano “a nero”, 43 dei quali nascosti in un locale della ditta per sfuggire ai controlli dei carabinieri. “I 57 lavoratori a nero sono stati tutti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato e attendono la revoca del sequestro dell’azienda per ritornare, ma la Procura, per il momento, impedisce all’imprenditore di mettersi in regola”. Ha spiegato l’avvocato.
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