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Napoli, sindacati sul piede di guerra: ‘Rispettare gli impegni per rilanciare l’ospedale San Paolo’

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Napoli. I sindacati dell’ospedale San Paolo di nuovo sul piede di guerra nei confronti del direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva. Motivo del contendere il mancato rilancio del presidio ospedaliero di Fuorigrotta. “Chiediamo- scrivono in una nota Cgil, Cisl e Fials- di dare seguito a quanto stabilito per evitare la preoccupazione in alcuni operatori che si possa trattare solo di eventi di facciata e di propaganda aziendale, perchรฉ effettivamente nonostante tutto il suo impegno, il presidio continua la sua discesa verso lโ€™immobilismo e la decadenza dei servizi, dellโ€™ assistenza e di malcostume. Con questo documento vogliamo ricordare e ribadire i punti che furono discussi e approvati, la risoluzione e lโ€™apertura nel piรน breve tempo possibile del reparto di cardiologia, il potenziamento almeno h 12 del complesso operatorio, in modo da potenziare tutte le attivitร  chirurgiche del presidio, soprattutto verificando il numero e le ore di straordinario degli anestesisti, e la loro organizzazione, verificare e controllare lโ€™applicazione della delibera femore 48 ore, lโ€™arrivo della risonanza magnetica, una nuova collocazione del reparto di urologia per dare dignitร  sia agli operatori sia ai pazienti che soffrono di questo problema e la grave carenza di personale di figure come i tecnici di laboratorio, di radiologia e soprattutto di ostetriche. Oltre a questi obiettivi furono discussi anche altri di minore entitร , a cui il direttore sanitario presidiale prese precisi impegni: vogliamo ricordare lโ€™impegno a scrivere il percorso e la procedura per attivare le reperibilitร  della direzione sanitaria in caso si possano verificare delle criticitร  in cui si sappia chi รจ come chiamare un responsabile. Scrivere e creare il percorso per quanto riguarda il trasporto secondario, in modo da non insistere sul giร  poco personale presente nei reparti, in modo che non si verifichi piรน eventi avversi come quello capitato nel reparto di ortopedia, dove rimase un solo infermiere in assistenza, mentre lโ€™altro da solo usciva con lโ€™ambulanza, creando un chiaro e pericoloso rischio clinico per i pazienti e per gli stessi operatori. Dunque per tutto quanto detto, invitiamo ancora una volta il direttore generale, conoscendo il suo impegno e la sua determinazione , di insistere maggiormente e con maggior rigore su tutti questi temi, che servono al rilancio del presidio ospedaliero e di tutta lโ€™ASL Napoli 1 Centro, anche perchรฉ come organizzazioni sindacali essendo per noi questi temi importantissimi, non molleremo e andremo avanti affinchรฉ il presidio non sarร  restituito ai propri dipendenti e ai cittadini in maniera efficiente e efficace e in grado di dare una seria risposta sanitaria”.


Articolo pubblicato il giorno 20 Novembre 2019 - 07:32

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