Sale la protesta della Cgil Funzione pubblica che segnala la presenza di barelle ora anche nel nuovo Ospedale del mare che doveva rappresentare la soluzione dei problemi degli ospedali di napoli e che invece a meno di due anni dalla sua apertura sembra avviarsi sulla strada degli altri nosocomi. “Senza operatori socio sanitari di notte e quei pochi che fanno mattina e pomeriggio costretti a carichi di lavoro oltre il limite, un DCA il 67 che riduce al minimo il numero di infermieri costretti a essere programmaticamente demansionati per assenza di notte di oss, consegna di lenzuola ridotta ai minimi termini, divise nn lavate dall’azienda, adesso compaiono pure le barelle in alcuni casi oltre 40 pazienti per 3/4 infermieri, ma in questo caso si devono ritenere pure fortunati perché hanno l’oss di notte, mentre negli altri reparti l’oss di notte te lo sogni”, scrive la Cgil Fp in un dettagliato comunicato. E poi continua:”Barelle (posto tecnico) messe alla bene e meglio senza testa letto con luci, campanelli di chiamata e senza bocchettoni d’ossigeno, se lo dici in direzione ti rispondono che la farmacia ha le bombole carrellate. Servizio radiologico ridotto all’osso con pochi tecnici. Tutto questo si ripercuote sull’assistenza che spesso sfocia in violenza verbale e fisica verso chi tenta di garantire assistenza dignitosa. Un PRAS (servizio presenze e assenze) che in ospedale non esiste, per un errore sul cartellino bisogna fare la processione al Frullone. Materiale di magazzino totalmente assente e delibere di farmacia in scadenza e non ancora rinnovate, mettendo a repentaglio l’assistenza. Il problema non sta negli operatori ma negli organizzatori delle attività. Il problema sta nelle stanze non nei reparti, ma nelle stanze il paziente e i suoi familiari non possono arrivarci e si sfogano per queste inadempienze con chi è in prima linea. I proclami non servono se non si attuano a partire dalle stanze”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Novembre 2019 - 08:46