Napoli. Chi pensava che, dopo il fermo di circa tre mesi delle scale mobili in via Morghen, per sottoporle a notevoli lavori di revisione e di manutenzione, fermo durato fino agli inizi del mese di giugno scorso, l’odissea per l’importante impianto di risalita fosse terminata, si sbagliava di grosso – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da anni sta conducendo delle vere e proprie battaglie per comprendere i motivi per i quali le tre scale mobili del sistema intermodale di collegamento, tra le funicolari e il metrò collinare, funzionano a singhiozzo -. Infatti le scale in questione ieri risultavano ancora una volta ferme e l’impianto inaccessibile al pubblico. A fermarsi con maggiore frequenza – sottolinea Capodanno – è proprio la scala in questione, creando non pochi disagi, dal momento che le numerose persone che devono raggiungere la zona di San Martino, tanti anziani e massaie, sovente con pesanti borse della spesa ma anche molti turisti che si recano ad ammirare le bellezze della zona, a partire dallo stupendo panorama della Città, che si può ammirare dal piazzale antistante il museo, sono costrette a salire le non agevoli scale di piperno “.
“ Allo stato – puntualizza Capodanno – nulla è dato sapere sulla durata di quest’ennesimo disservizio dal momento che sulle ante chiuse del varco d’accesso è presente un cartello dove si legge: ” impianto chiuso al pubblico per manutenzione. Il servizio riprenderà nel più breve tempo possibile. Eppure è proprio quest’ultimo aspetto, il tempo necessario per il ripristino del funzionamento, al centro dell’interesse delle migliaia di utenti che restano appiedati da quest’ennesimo blocco dell’impianto “.
Capodanno nell’occasione chiede ancora una volta che venga fatta chiarezza sui motivi di questi frequenti fermi del sistema intermodale di collegamento tra il metrò collinare e le funicolari, costituito appunto dalle tre rampe di scale mobili, due su via Scarlatti e una su via Cimarosa, che furono inaugurate nell’ottobre del 2002, dunque diciassette anni fa. Difatti, paradossalmente, questi importanti quanto fondamentali impianti di trasporto pubblico si sono, sino ad oggi, caratterizzati più per i periodi, sovente anche lunghi, durante i quali, seppure parzialmente, sono rimasti chiusi al pubblico che per quelli nei quali sono stati regolarmente in funzione, al punto che, con amara ironia, sono stati ribattezzati le “scale im…mobili”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Novembre 2019 - 09:47