Musica da Piano al Museo. Il Museo campano di Capua e il Museo Archeologico di Calatia a Maddaloni ospiteranno sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre per i concerti di Pianofestival, il pianista Aristo Sham, Premio Casagrande 2019 e Massimiliano Damerini nell’ambito della rassegna Autunno Musicale. Suoni & Luoghi d’arte – XXV edizione.
Aristo Sham eseguirà al piano musiche di Debussy, Beethoven, Chopin, sabato 30 novembre alle ore 19,30 al Museo Campano di Capua.
Mentre Massimiliano Damerini, domenica 1 dicembre proporrà al Museo archeologico di Calatia a Maddaloni, alle ore 11,30 un concerto per pianoforte su musiche di Chopin, Faurè, Scriabin, Debussy ( AAVV – Brani in prima esecuzione di allievi della classe di Composizione di Giacomo Vitale) che sarà preceduto alle ore 10,00 da una lezione sugli aspetti strumentali dei brani composti dagli allievi della Classe di Composizione di Giacomo Vitale.
Sempre domenica alle 17.30 Damerini eseguirà musiche di Beethoven, Clementi, Schubert al Museo Campano di Capua.
Aristo Sham, vincitore di premi in vari concorsi internazionali nel 2019 ha ottenuto il Primo Premio del Concorso Pianistico Internazionale Casagrande di Terni. Definito dal Washington Post un pianista con un “potenziale illimitato”, ha tenuto concerti in cinque continenti ospite anche di varie orchestre tra cui la Hong Kong Philharmonic Orchestra, l’English Chamber Orchestra, l’Orchestra de Chambre de Lausanne e la Sinfonica del Minnesota. Nato a Hong Kong, ha studiato conEleanor Wong, Colin Stone, Victor Rosenbaum e Julia Mustonen-Dahlkvist presso l’Accademia delle Arti e dello spettacolo di Hong Kong, la Harrow School nel Regno Unito, l’Università di Harvard, il Conservatorio del New England e la Ingesund School of Music in Svezia.
Massimiliano Damerini è stato definito dalla critica internazionale uno dei tre massimi pianisti italiani con Benedetti Michelangeli e Pollini; quella italiana lo ha insignito per ben due volte del Premio Abbiati: nel 1992, quale Concertista dell’anno, e nel 2006, per l’esecuzione di Ausklang di Helmut Lachenmann alla RAI di Torino. Dedicatario di brani di importanti compositori contemporanei, si è esibito in recital e ha collaborato con prestigiose orchestre – London Philharmonic, BBC Symphony, Bayerischer Rundfunk, Deutsche – Symphonie di Berlino, ORF di Vienna, Accademia di S. Cecilia, RAI, Orquesta Nacional Espanola, Orquesta Sinfonica Portoguesa, Filarmonica de Buenos Aires . È spesso invitato in giuria in importanti concorsi pianistici internazionali e tiene masterclass e corsi di perfezionamento in tutta Europa.
Fino al 26 dicembre la Reggia di Caserta, il Museo Campano di Capua, il Museo Archeologico di Maddaloni, nonché le chiese monumentali di Sessa Aurunca, Carinola, Maddaloni e Piedimonte Matese saranno protagoniste di variegate proposte musicali da Pianofestival, alla Musica da Camera, all’ A-Solo, ai Concerti dell’Orchestra, ad Estonia Contemporanea. In parallelo anche un ricco carnet di “Altri Eventi”: Educational, Piano Lab, Suoni & Sapori, Electronics Lab, Itinerari Barocchi/Europa classica, L’atro Suono/Bosphorus Project.
L’Autunno Musicale è sostenuto dal MIBACT – Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione Campania e si avvale della collaborazione di vari enti: la Reggia di Caserta, la Provincia di Caserta e il Museo Campano di Capua, il Polo museale di Napoli e il Museo archeologico di Calatia , i Comuni di Carinola, Maddaloni e Piedimonte Matese, il Centro Unesco Caserta, le Associazioni, Byblos di Piedimonte Matese, Mozart di Sessa Aurunca, Pro Loco di Carinola, Lyons Club Aversa Normanna, Irem e Area Arte.
Il Museo Archeologico di Calatia ha sede nel Casino di Starza Penta, una delle più significative testimonianze storiche e monumentali di Maddaloni ed una delle residenze principali dei Carafa della Stadera che ebbero in feudo Maddaloni dal 1465. Il Museo è stato inaugurato nel 2003. L’esposizione archeologica si articola su due piani e presenta i reperti provenienti dalle necropoli di Calatia e dall’area urbana in un arco cronologico compreso tra la fine dell’VIII sec. a. C. e l’età tardo romana.
Il Museo di Capua è ospitato nello storico palazzo Antignano la cui fondazione risale al IX secolo ed incorpora le vestigia di San Lorenzo ad Crucem, una chiesetta di età longobarda nel sito di uno dei tre Seggi nobiliari della città. Importante testimonianza di un particolare culto indigeno preromano, dedicato alla fertilità, alla protezione della madre e della sua prole, è la collezione delle Matres Matutae, dette popolarmente Madri di Capua, conservate nelle sale V e IX del museo. L’edificio vanta lo splendido portale durazzesco-catalano che reca incastonati gli stemmi degli Antignano e d’Alagno.
Articolo pubblicato il giorno 28 Novembre 2019 - 11:49