Sono quasi sei anni che lavoro in Lombardia come medico di famiglia. Oramai da oltre due anni denunciamo con “Medici Senza Carriere” l’inadempienza delle AASSLL delle province campane e di Regione Campania nel rilevare pubblicare gli ambiti carenti di Medicina Generale. Il dramma è proprio questo! Un dramma i cui protagonisti sono persone, mogli, mariti, fidanzati, mamme, papà, figli, costretti a scegliere tra stare, o lontano dai propri affetti per esercitare la medicina generale, oppure ad essere precari rassegnati a tempo non definito. Questo “non definito” è il
dramma nel dramma che impedisce di poter fare un progetto di vita, che immobilizza non solo il futuro ma soprattutto il presente. Una delle conseguenze del nostro problema occupazionale, è la scarsa qualità del servizio assistenziale ai Cittadini, in quanto costretti ad essere in carico a medici che devono gestire, loro malgrado, oltre 1800 pazienti, perché ciò comporta un’assistenza non efficiente, nonostante i colleghi si spendano per svolgere il proprio
lavoro al meglio quotidianamente. Perché i Cittadini campani devono avere un’assistenza peggiore rispetto ai pazienti delle altre regioni? Perché non si vuole risolvere questa gravosa criticità? Di chi è l’interesse a mantenere questo
status quo? Eppure il movimento di cui faccio parte, “Medici senza Carriere” ha incontrato dirigenti regionali come
l’Avv. Postiglione, il Dott. Ugo Trama, che hanno assicurato lo snellimento della questione in tempi brevi. Addirittura il
Dott. Coscioni, consulente per la Sanità del Presidente De Luca, aveva dichiarato questa primavera, a mezzo stampa,
che l’ente regionale avrebbe recuperato il ritardo entro lo scorso 31 marzo e pubblicato gli ambiti carenti 2019 e
assegnati entro l’estate, ai sensi dell’ACN del 21 giugno 2018. Invece siamo fermi alla assegnazione delle carenze 2017.
Le AASSLL hanno una responsabilità, non certo minore, in quanto rilevano gli ambiti carenti in ritardo e in numero non
adeguato, non rispettando sempre il rapporto ottimale 1:1300 e la normativa ACN 2018. Addirittura abbiamo appreso
che l’ASL Napoli 2 Nord non pubblica le carenze di Continuità Assistenziale secondo giusti calcoli, nonostante l’alto
numero di sostituti incaricati; inoltre alcuni di questi ultimi occupano il posto di medici di CA, titolari, impiegati
dall’azienda negli uffici dei distretti e nei reparti ospedalieri. Per quanto riguarda l’Assistenza Primaria, in questi anni
sono stati pubblicate degli ambiti carenti, assegnati, poi rinunciati e non più pubblicati, in base a quale normativa tutto
ciò?
Recentemente “Medici senza Carriere” ha incontrato il Segretario Nazionale FIMMG, Silvestro Scotti, e i dirigenti
regionali e provinciali FIMMG. Il primo ha manifestato la volontà a stimolare le AASSLL e l’ente regionale nella
rilevazione e pubblicazione degli ambiti carenti, mentre i dirigenti locali si sono mostrati freddi nell’impegno per la
risoluzione definitiva. Perché mai?
Mi rivolgo alla massima espressione della FIMMG campana, il Segretario Regionale Federico Iannicelli, al quale chiedo
di dare priorità assoluta alla questione, poiché il ricambio generazionale, tanto voluto dalla FIMMG Nazionale, in
Campania è inattuabile finchè non si darà spazio alla maggioranza dei medici iscritti in graduatoria regionale, in
convenzione. Ricordo che l’età media di prima convenzione in Campania è circa 55 anni. Dal confronto tra noi e
FIMMG lo scorso 18 novembre è emersa la priorità di firmare un accordo regionale dove verrebbero stanziati 10
milioni di euro per poter dare l’ ”indennità AFT” ai medici già in convenzione, in ordine di anzianità di servizio. Mi
chiedo: per i Cittadini è più importante avere medici sovraccarichi di pazienti con uno stipendio più alto, o avere più
medici a disposizione sui singoli ambiti territoriali? Gli enti comunali, le AASSLL, la Regione hanno, come primaria
importanza, la migliore assistenza ai Cittadini? Caro Segretario, non posso credere che tu non abbia a cuore la Salute
dei Cittadini campani, essendo tu un Medico di Famiglia con tanti anni di esperienza. Mi rivolgo a te, con rispetto e
anche un po’ di soggezione, essendo tu una persona anziana. Sarebbe stato molto più semplice per me rivolgermi al
Segretario FIMMG Lombardia, che è una collega di 37 anni, in quanto più vicina a me, come modo di comunicare e
comprensione delle problematiche dei giovani medici. Comprendi, quindi, se non uso le parole e i modi giusti nel
rivolgermi alla tua persona, ma cerca di cogliere il dramma di tanti tuoi colleghi che si aspettano di essere tutelati dal
sindacato maggiormente rappresentativo della Medicina Generale e pensa alla Salute dei tuoi pazienti e di tutti i
Cittadini delle province campane.
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