“Al di là delle versioni di comodo che De Luca prova a costruire, di volta in volta, sul caso Navigator, oramai è chiaro oramai a tutti quale sia la sua vera strategia. Far fallire questa operazione e dunque far perdere un’opportunità di lavoro a 471 laureati. Un tentativo che fino a qualche giorno fa era corroborato dall’unica ragione di un dispetto alla nostra forza politica, ma che oggi è teso a nascondere l’altro vero fallimento già in atto. Ovvero, quel suo piano lavoro fantasma, che dal miracolo 50mila posti è sceso al miraggio dei 2mila circa, arenatosi già alla correzione delle prove scritte, prima ancora di essere travolto da una valanga di ricorsi già pronti. Un gioco al massacro, con la complicità ora anche del vicepresidente Bonavitacola, che ha firmato una nota nella quale vaneggia di accordi inesistenti, dopo che lui stesso li ha sottoscritti”. Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.
“L’unica verità – sottolinea Saiello – è contenuta in una convenzione alla quale De Luca ha chiesto di apportare oltre sessanta modifiche, ma che alla fine ha rifiutato di firmare sebbene gli uffici dell’Anpal avessero ottemperato alle sue richieste. Quindici giorni di lavoro su un testo del quale oggi il governatore della Campania, dopo averne chiesto più volte la riformulazione, arriva addirittura a disconoscerne l’esistenza. La nostra operazione verità è sotto gli occhi di tutti. Ora ci aspettiamo che la faccia il partito di De Luca e anche il ministro Provenzano, autoproclamatosi paladino dei Navigator, salvo lasciarsi prendere in giro dal suo governatore”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Novembre 2019 - 18:05