La DIA di Napoli ha eseguito due decreti di sequestro emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su proposta del Direttore della DIA, uno nei confronti dei fratelli Minutolo, Franco e Sebastiano (attualmente detenuti), rispettivamente 52enne e 50enne, contigui al clan โBelforteโ di Marcianise, lโaltro a carico del 51enne Raffaele Piscitelli, alias โรฒ cervineseโ (attualmente detenuto), capo di un omonimo gruppo criminale dedito al traffico di stupefacenti.
La contiguitร dei fratelli Minutolo al predetto sodalizio รจ emersa nellโambito di una vicenda giudiziaria, definitasi con sentenze del 2015 (condanna, con rito abbreviato, a 6 anni e 8 mesi di reclusione) e del 2016 (condanna a 6 anni di reclusione e ad una multa di 6.000 euro) del Tribunale di Napoli, in cui รจ stata riscontrata, anche grazie alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, una strutturata modalitร di riscossione del โpizzoโ tramite la loro azienda produttrice di calcestruzzo, la โCO.CEM. S.r.l.โ.
Il meccanismo criminale ideato dai due fratelli, definiti anche โle spie del pizzoโ, avveniva in due modi, o mediante sovrafatturazione degli importi dovuti, โgonfiandoโ i costi rispetto alle effettive forniture, per consentire la creazione di โfondi neriโ destinati al pagamento delle estorsioni, o attraverso lโorganizzazione di incontri tra gli estorti e gli appartenenti al clan. Tale sistema era cosรฌ collaudato che gli imprenditori che avviavano nuove attivitร , talvolta si rivolgevano spontaneamente ai Minutolo, affinchรฉ gli indicassero i referenti dellโorganizzazione da contattare per โmettersi a postoโ.
Il secondo decreto di sequestro รจ stato emesso nei confronti di Raffaele Piscitelli, gravato da numerosi procedimenti penali, molti dei quali conclusisi con condanne definitive, dedito al traffico di stupefacenti, principalmente cocaina (acquistata anche allโestero), che aveva il suo โfeudoโ nel territorio di San Marco Trotti, agglomerato urbano nella provincia di Caserta, tra i comuni di Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello.
Le investigazioni economico-patrimoniali, condotte dalla DIA sul conto dei fratelli Minutolo e del Piscitelli, hanno consentito di accertare le consistenti sproporzioni fra le loro capacitร reddituali e le effettive disponibilitร patrimoniali e finanziarie ad essi riconducibili.
Con gli odierni decreti la DIA ha sottoposto a sequestro numerosi beni dei fratelli Minutolo – 2 quote di partecipazione in societร e 5 imprese (attive non solo nel settore dellโedilizia e della commercializzazione del calcestruzzo, ma anche in quello dellโanimazione e dello spettacolo e dellโabbigliamento sportivo), 6 fabbricati nel comune di Marcianise, 6 terreni (uno nel comune di Cellole e gli altri in quello di Ruviano), 1 autovettura e 27 rapporti finanziari – e lโintero patrimonio di Raffaele Piscitelli – 2 ditte individuali, 11 fabbricati, un terreno e disponibilitร finanziarie – per un valore complessivo stimato in oltre 2,5 milioni di euro.
Articolo pubblicato il giorno 14 Novembre 2019 - 09:09