Foto archivio
Sempre piu’ spesso il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nelle sezioni detentive degli istituti penitenziari “viene reso in qualche modo succube” dalle ‘intimidazioni’ ricevute da detenuti che ‘minacciano’ di adire le vie legali ovvero di informare i vari garanti dei detenuti “per presunte percosse o altri azioni illecite ricevute”. Lo sostiene l’Osapp in una lettera inviata al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ai presidenti dei Gruppi Parlamentari e al Capo del Dap Francesco Basentini. In sostanza il sindacato denuncia che c’e’ una “iper-tutela dei detenuti da parte del Garante nazionale e degli altri garanti nei procedimenti contro il Personale” e al tempo stesso una “ipo-tutela della Polizia Penitenziaria da parte della Amministrazione penitenziaria”. Tutto cio’ avverrebbe, sempre secondo il sindacato, “anche nelle realta’ maggiormente rilevanti in termini operativi o sul territorio nazionale quali quelle di Torino, Milano, Monza, Bologna, Firenze, Roma, Napoli-Poggioreale, Agrigento” e altre citta’. Soprattutto l’Osapp denuncia “l’assenza di qualsiasi azione di difesa e la sostanziale acquiescenza del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria in relazione alle accuse ricevute dagli appartenenti alla Polizia Penitenziaria”.
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