Sarà presentata il 29 novembre alla libreria Raffaello a Napoli la spy story scritta da Massimiliano Amatucci, “In nome del padre”, in cui la concezione laica del bene e del male del protagonista si pone contro ogni forma d’integralismo.
Il protagonista è in conflitto con se stesso. Votato al bene, per raggiungere un fine superiore, compie azioni deprecabili. Si muove nel ricco contesto socio economico dell’Europa di oggi, che stride con i valori cristiani e attira l’ira di varie forme d’integralismo. Su questi presupposti si amalgama il thriller di Massimiliano Amatucci, “In nome del padre”, 128 pagine, 15 euro, edito da Kairòs Edizioni, che si presenterà venerdì 29 novembre 2019 alle ore 17,30 alla libreria Raffaello in via Michele Kerbaker 35, Napoli. L’autore ne discuterà con Marco Lapegna, docente all’Università Federico II, e con lo scrittore Francesco Saverio Tisi, che leggerà qualche brano del libro, moderati dal giornalista Pino Cotarelli. L’evento sarà introdotto da Giovanni Musella, editore Kairòs.
“Dopo aver pubblicato due romanzi polizieschi, avevo voglia di cambiare direzione ed è stato naturale avvicinarmi ad un altro dei miei generi letterari preferiti, quello appunto del thriller”, chiarisce Amatucci. “Ne ho letti molti, considero maestri autori come Dan Brown, Robert Harris o John Grisham e, senza avere l’ambizione di raggiungere i loro risultati, ho voluto comunque confrontarmi con un mondo che sento vicino”.
La missione intima del protagonista è quella di salvaguardare se stesso e i propri valori. Mentre quella che gli viene affidata, e attorno alla quale ruota il romanzo, sta nel salvare una certa visione del mondo. Insieme ad una donna, l’uomo riceve l’incarico di sventare un attentato terroristico nella capitale inglese, destinato poi a manifestare i deflagranti effetti nello scenario degli Champs Élysées. Un’avventura che corre veloce tra Napoli, Londra e Parigi, fino allo scontro finale in cima all’Arco della Fraternità.
“Questo romanzo ambisce a trasmettere una concezione laica del bene e del male, contro ogni forma d’integralismo”, aggiunge l’autore.
I primi capitoli, rivolti alla decodifica del personaggio principale, rappresentano l’originale prologo di un’avvincente spy story. Nella guerra tra religioni prevalgono i sentimenti personali e la fallibilità della natura umana. Un racconto, dall’epilogo sorprendente, che travolge con la sua onda d’urto i personaggi che l’attraversano, combattuti tra impulsi materiali e morali.
Massimiliano Amatucci nasce nel settembre del 1973 a Pomigliano D’Arco. Dopo gli studi classici al Genovesi di Napoli, si laurea in Giurisprudenza all’Università Federico II e diventa avvocato, professione che svolge tuttora. Cresciuto a Napoli, dopo un’esperienza londinese di un paio di anni, attualmente vive con la compagna a Torre Annunziata. Da sempre appassionato di letteratura, nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo: “L’agnello di Dio”(Watson Edizioni – Roma), dando vita ad una serie poliziesca che vede come protagonista il commissario Profumo. È del 2018 “La catena dei santi”(Romanzi Nulla Die).
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