“Sono stati anni durissimi, ancora non ci sembra possibile che sia stata pronunciata la parola ‘condannati’: la sentenza è una pagina di storia, una sentenza che nessuno di noi sei anni fa avrebbe potuto immaginare. Questo è il momento in cui potremo salutare Stefano, lasciarlo andare ed elaborare il lutto. Renderci conto che non c’è più e non tornerà”. Lo ha detto a “Circo Massimo” su Radio Capital la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria. “Credo che la foto di ieri”, il baciamano del carabiniere in tribunale, “quel momento emozionante, è stato significativo e rappresenta quello che diciamo da sempre: la morte di Stefano e quello che è successo dopo, i depistaggi, le battaglie giudiziarie, sono stati un danno non solo per la famiglia di Stefano, ma per tutti i cittadini, per le istitutizioni e per l’Arma dei Carabinieri, che non può essere paragonata a quelle due persone condannate ieri”. Per Ilaria Cucchi “sarà altrettanto importante il processo che inizierà a dicembre sui depistaggi, che sono costati un grande prezzo a tutti noi. In questo momento il mio pensiero va anche a tutte le altre famiglie a cui è capitata una sorte simile alla nostra e non ce l’hanno fatta. Queste battaglie sono difficilissime: molto spesso questi casi si chiudono con una archiviazione e sono difficili anche fuori dalle aule di giustizia”, ha concluso.
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