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Il nuovo dispositivo di traffico di Pianura è in contrasto con il piano comunale di emergenza dei campi Flegrei

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Continuano le polemiche sul nuovo piano traffico adottato di recente dalla
nona municipalità e per il quale migliaia di cittadini hanno sottoscritto una
petizione popolare lanciata da Fratelli d’Italia per chiedere alla nona
municipalità di rivedere la propria posizione sull’inversione dei sensi di marcia
di alcune vie strategiche del quartiere Pianura creando non pochi disagi. A
renderlo noto è il consigliere municipale Pasquale Strazzullo che insieme al
consigliere comunale Andrea Santoro e Pietro Diodato si sono subito attivati
per perorare la causa dei cittadini increduli. In particolare la variazione che ha
comportato seri problemi, racconta Strazzullo, è il dispositivo che riguarda
L’inversione di via Giorgio De Grassi e via dell’Avvenire già attenzionato nel
2012 a seguito di un attento studio e dei pareri dei rappresentanti di Polizia
Locale, Protezione Civile e Servizio Traffico e Viabilità che ne disposero il
senso di marcia in direzione Marano in rispetto ai criteri di via di fuga in caso
di emergenza ed allineandosi al piano di emergenza sismico dei Campi Flegrei
dove per l’appunto il quartiere Pianura è classificato come zona rossa. Infatti,
prosegue Strazzullo, la direzione attuale di marcia fu sostituita anche perché si
verificavano come ora, numerosi incidenti in Piazza San Giorgio per le
autovetture che provenivano da via Napoli e via Luigi Santa Maria per
imbattersi in via dell’Avvenire. Inoltre la logica imporrebbe il deflusso del
traffico veicolare in uscita sugli assi primari e non l’intasamento in entrata al
centro storico già afflitto dai problemi derivanti dal dissesto idrogeologico con
lave e montagne di fango provenienti dalla montagna dei Camaldoli che
invadono le strade e dagli allagamenti e dissesti stradali che puntualmente si verificano a causa del mal funzionamento degli impianti fognari. Ma la cosa
che più ci ha turbato, continua il portavoce locale di F.d.I., é il fatto di non
aver tenuto conto del piano comunale di sicurezza sismico che con
L’inversione del senso di marcia di via De Grassi verso il centro storico viene
completamente stravolto mettendo a serio rischio la cittadinanza in caso di
emergenza. Infatti il punto di attesa più vicino indicato dal piano di sicurezza
rispetto al centro storico è paradossalmente il parco Falcone e Borsellino
chiuso da più di dieci anni per inagibilità, mentre l’unico punto di
ammassamento individuato è il piazzale della stazione cumana di via Pablo
Picasso. Ragion per cui, le uniche vie di fuga utilizzabili sono via
Pianura/Marano quale prolungamento di via De Grassi che porta alla
confinante città di Marano esclusa dalla zona sismica, oppure il
raggiungimento del piazzale cumana attraverso via Cannavino e via Pallucci
anch’esse prolungamento di via De Grassi. Come se non bastasse, conclude
Strazzullo, il nuovo dispositivo ha anche influito sui tempi di soccorso
dell’autombulanza del locale presidio, gravando non poco sulla tempistica per
il raggiungimento del centro storico così penalizzando numerosi cittadini. Per
tutti questi motivi che tra l’altro componenti della attuale giunta e del
Consiglio conoscono approfonditamente avendo votato il vecchio dispositivo
nella scorsa consiliatura, auspichiamo in un ripensamento del dispositivo di
traffico almeno per via de Grassi e via dellAvvenire, fermo restando che per
coscienza si è provveduto ad esporre la questione ai vertici di Polizia Locale e
Protezione Civile che dovranno prendere atto di quanto modificato e delle
relative probabili conseguenze.


Articolo pubblicato il giorno 18 Novembre 2019 - 14:24

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