“Vogliamo ricordare che se i cittadini hanno il dovere civico di credere nelle istituzioni, parimenti queste ultime hanno l’obbligo politico, civile e soprattutto costituzionale di mantenere fede agli impegni assunti pubblicamente tra loro e nei confronti dei cittadini stessi”. Cosi’ i navigator campani a seguito del nuovo strappo tra Anpal Servizi e Regione Campania rispetto alla loro assunzione che sembrava ormai essere imminente dopo la sottoscrizione dell’impegno, lo scorso 17 ottobre, sottoscritto tra i due enti. “Il mese scorso – denunciano – abbiamo creduto fosse finalmente giunta la fine di un incubo che andava avanti da mesi. Quella stretta di mano rappresentava per la Campania, per i navigator e per i percettori del reddito di cittadinanza una nuova pagina per il mondo del lavoro, fatta di speranze, di buoni propositi e diritti finalmente riconosciuti e invece – accusano – dopo le passerelle, i post sui social media e le dichiarazioni rese dai vari interlocutori coinvolti abbiamo scoperto amaramente di essere al punto di partenza e ancora oggi ci chiediamo come sia possibile tornare indietro”. I 471 vincitori della selezione pubblica affermano che “queste lungaggini non sono piu’ accettabili” e indicano il Forum PA, in programma il 13 e 14 novembre a San Giovanni a Teduccio’, evento a cui – a quanto riferiscono – sarebbe prevista la presenza sia della Regione Campania che di Anpal, quale occasione “per mettere la parola fine al nostro calvario”. Qualora cosi’ non fosse, i navigator annunciano che “diversamente riterremo responsabili tutte le parti coinvolte nella nostra vicenda”.
Articolo pubblicato il giorno 11 Novembre 2019 - 20:19