E’ scomparso a soli cinquantacinque anni l’attore, scrittore e drammaturgo Walter da Pozzo. Nato a Vico Equense in provincia di Napoli nel’64, dopo gli studi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, ha recitato con i massimi esponenti del teatro italiano come Salveti, Ronconi, Fabbri, Moriconi, Cheriff, Camilleri, Bentivegna, Scaccia, Rossi Gastaldi, Lamanna, Castell, De Sio, Placido, Garella, Giordano, Lombardo Radice. Poi con Serge Reggiani’ (Antenne 2, Francia), con Donatella Maiorca (regista Rai) e Giulio Base (regista Rai). Nel cinema ha recitato con Marco Bellocchio, Margaret Von Trotta, Marco Tullio Giordana, Giulio Base e Mimmo Calopresti. Ha scritto, sempre per il teatro, molti testi fino a “Il Casolare” mentre era ricoverato nella clinica di cure palliative. Lo aveva finito di scrivere e correggere tre giorni prima della sua morte.
E’ stato anche autore di narrativa, nel 2007 la Graus gli pubblica: “Colori, miracoli e ombre di un eroe ciabattino”, con prefazione di Andrea Camilleri, Premio Speciale della Giuria “Il Litorale” 2008. Terzo classificato al Premio “Villa Morosini” 2008. Nella sua raccolta inedita di racconti: Uomini, circostanze e animali ci ha regalato vari testi dove il protagonista è un animale: un gatto, un gabbiano, un toro nella corrida, una tigre? E nella raccolta Uomini, circostanze e città, il protagonista di ogni racconto è una città diversa come Madrid (il giorno degli attentati dell’11 marzo 2004), Lisbona, Roma, Napoli?
Il romanzo inedito Adios parla di razzismo, di buonismo e di ipocrisia in un quartiere romano molto radical chic e nel testo Gigina A’ parigina ha raccontato una storia sui sentimenti che si provano nell’essere gay o transgender in un paesino dell’agro-nocerino. Ha proseguito nell’impegno come attore e scrittore fino al giorno della sua morte, adesso si augura la famiglia, merita essere presso in considerazione anche se in modo postumo.
Articolo pubblicato il giorno 17 Novembre 2019 - 18:15
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