“Aggressione numero novantasei del 2019, secondo la statistica dell’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, negli ospedali napoletani e un secondo caso a Caserta, al Sant’Anna e San Sebastiano. Due casi in poche ore, a confermare quanto il problema delle violenze in corsia ai danni di medici e personale sanitario abbia assunto contorni emergenziali. La prima aggressione si è verificata al Monaldi dove un medico è stato colpito da un calcio sferrato da un paziente, trovandosi costretto a ricorrere alle cure del Cto. La seconda ha visto come vittima un infermiere che è stato colpito con due pugni da un individuo che stava già infastidendo i presenti nel pronto soccorso dell’ospedale casertano”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli. “Da tempo ribadiamo la necessità di dotare i pronto soccorso di presidi fissi di polizia per prevenire comportamenti violenti da parte di degenti e accompagnatori ma c’è anche da sviscerare il tema dell’inciviltà che caratterizza alcuni individui. Non c’è alcuna giustificazione per chi aggredisce un medico, un infermiere o l’operatore di un’ambulanza. Occorre un’inversione di tendenza sul piano dell’educazione, è stucchevole che chi lavora al servizio degli ammalati debba temere per la propria incolumità”.
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