Le donne oggi sono ben presenti nel mondo del lavoro, e rappresentano una quota importantissima della produttività del nostro Paese. “Donna e salute, negli ambienti di vita e di lavoro”; questo il tema del convegno che si terrà a Napoli il prossimo mercoledì 27 novembre, presso la Biblioteca Fondazione De Martino V Municipalità Vomero, in Via Morghen a partire dalle ore 17. Organizzato da Elena Pennarola, Dirigente Medico ASL NA2 Nord, Medico del Lavoro, Medico Igienista, nonchè Presidente della Sezione Napoli della FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), per approfondire tutti gli aspetti relativi alla tutela della salute e sicurezza del mondo femminile. Porterà i saluti Rossella Del Prete, Presidente Fidapa Distretto Sud Ovest. Lavorare è un diritto, ma di lavoro ci si può pure ammalare. Indurre alla diffusione di dati e ricerche sulla figura della donna lavoratrice, è sicuramente un significativo contributo in materia di prevenzione e protezione sul lavoro. L’incontro, rientra nei mercoledì culturali promossi da Ersilia Di Palo, coordinatrice E.I.P. ITALIA, Scuola Strumento di Pace. Saranno presenti, il consigliere regionale Antonio Marciano, Achille Tolino, Ordinario di Ginecologia, Università Federico II di Napoli, Gianfranca Ranisio, docente Coord. Master Sociosanitari Dip. Scienze Sociali , Università Federico II di Napoli, Luigi Amore, Scienze Motorie e Benessere, Kinesiolab, e la Consigliera della V Municipalità Vomero-Arenella, Cinzia Del Giudice. Modera il giornalista di canale 21, Marco Martone.
Numerosi sono i fattori che influenzano negativamente la salute della donna. Molti studi indicano che le donne, anche se meno soggette ad infortuni, hanno tristi primati nel contrarre malattie. In particolare i nuovi fattori di rischio: lo stress, il burn-out, il mobbing e le molestie sessuali, forme discriminatorie, costituiscono gravi insidie per la loro salute e le espongono a vere e proprie pressioni di “terrorismo” psicologico. Secondo l’Osservatorio Nazionale, sul Mobbing sono state licenziate o costrette a dimettersi circa 800mila donne; almeno 350mila sono penalizzate causa maternità, o per aver avanzato richieste nel tentativo di conciliare l’attività lavorativa con la gestione familiare e 4 madri su 10, sono costrette a dare le dimissioni. Dati questi non recenti, ma ugualmente sconcertanti e allarmanti da non sottovalutare. Un incontro con esperti del mondo della salute, della cura, del lavoro. Sarà l’occasione di riflettere su buone pratiche e opportunità per una visione olistica e multidisciplinare della donna, a partire dalla sua autonomia economica nell’attuale mondo del lavoro.
Sabrina Ciani
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