“Esiste un generale sentimento d’odio che, se lasciato libero di crescere, può portare ad atti inimmaginabili. Ma la difesa dei diritti non deve conoscere né genere, né religione, né partito”. L’ha detto l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Isabella Adinolfi, nel suo intervento all’International LGBTQ Leaders Conference, che riunisce leaders LGBTQ provenienti da tutto il mondo, in corso di svolgimento a Washington.
Democrazia, immigrazione, internet, politica internazionali. Sono alcune delle tematiche più importanti a livello globale affrontate nel corso dell’annuale raduno dei leaders mondiali della comunità LGBTQ. L’europarlamentare penta stellata è intervenuta nell’ambito della tematica “Far-Right Nationalist Parties and the New Power Balance in the European Union”, riguardante la sempre maggiore affermazione dei Partiti di estrema destra in Europa.
“Parlare di razza e di religione in questi casi non credo sia fondamentale – ha concluso Isabella Adinolfi – perché i partiti di destra di cui parliamo oggi hanno una storia lunga e hanno utilizzato gli slogan di odio da decenni, ben prima di questa ondata. C’è sempre qualcuno con cui prendersela: chi è più a sud, chi è più scuro, chi è più debole, chi ha un orientamento sessuale diverso dal loro. Le battaglie che stiamo portando avanti in Europa mirano proprio al riconoscimento formale di diritti che dovrebbero essere universalmente riconosciuti”.
L’On.Adinolfi, prima di rientrare in Europa, ha preso parte alla serata in onore dell’ISSNAF – Italian Scientists and Scholars in North America Foundation, durante la quale l’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchio, ha consegnato una onorificenza al Professore Vito Campese per il suo impegno e i suoi successi per nome del Presidente della Repubblica.
Articolo pubblicato il giorno 15 Novembre 2019 - 14:24