Nella tarda mattinata di oggi un pericolo detenuto di etnia rom evade durante la visita ad un familiare al campo rom di Secondigliano. A comunicarlo è il segretario generale del sindacato S.PP. Aldo Di Giacomo: âÂÂil pericolo detenuto era scortato da sette uomini, quattro del carcere di Frosinone da cui era stato tradotto e tre di supporto dal carcere di Secondigliano. Dalle prime indiscrezioni parrebbe che nel campo rom sia stato inscenato un malore ad un bimbo per consentire al detenuto di darsela a gambe elevate. àora di smetterla con questo buonismo nella concessione di permessi dai quali ne scaturisce un elevato indice di evasione.Noi ancora una volta siamo dalla parte delle vittimee dei poliziotti penitenziariâ. àLâevasione del detenuto serbo aàNapoli, âeâ un altro episodio inquietante che poteva essere evitato con una lettura attenta del profilo delinquenziale del soggetto in questione, tenendo conto delle difficoltaâ logistiche che presentava lâesecuzione del provvedimento e anche per lâ assenza di risorse e mezzi adeguatiâ. Lo sottolinea, in una nota, Giuseppe Moretti, presidente dellâUnione Sindacati di Polizia Penitenziaria (USPP). LâUspp âcontinua a ritenere necessaria una stretta dei permessi concessi a detenuti come quello evaso, che da quanto emergerebbe avrebbe usato il figlio minore che inscenando un malore durante la visita, gli avrebbe aperto una via di fuga nonostante il pronto intervento degli agenti di scorta che solo per perizia e professionalitàhanno evitato conseguenze che potevano essere drammaticheâ. Per Moretti âvanno rivisti i criteri di accesso a tali benefici e serve una maggiore accortezza da parte dellâautoritàgiudiziariaâ e, inoltre, âva messo in sicurezza il lavoro della Polizia Penitenziaria, dotandola di risorse sufficienti e lâadozione di protocolli operativi che evitino strumentalizzazioni della pubblica opinione troppo spesso votata ad un ingiustificato ipergarantismo per effetto del quale anche le manette sono motivo di fastidioâ. âIl permesso â aggiunge Ciro Auricchio, segretario regionale dellâUspp â eâ stato eseguito in prossimitàdi un campo rom che tra lâaltro si trova paradossalmente a ridosso del carcere diàNapoliàSecondigliano, quindi a elevato rischio sia della sicurezza pubblica sia per la sicurezza del carcere stesso. Chiediamo alle autoritaâ preposte di intervenire affinché tale campo sia demolito con relativa bonifica dellâarea circostanteâ
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