“E’ inaccettabile che, al cospetto della salute dei cittadini, Speranza si limiti a richiamare il rispetto di norme formali”. Lo ha dichiarato il capogruppo regionale campana del Movimento 5 stelle Valeria Ciarambino. “C’e’ in gioco la vita di tutti noi – ha proseguito Ciarambino – il ministro della Salute non puo’ farne una questione meramente contabile. Se bastassero i tecnicismi, non avremmo bisogno di politici ma di tecnici. E’ oramai inconfutabile che la sanita’ in Campania con De Luca e’ diventata il caso emblematico che conferma l’inadeguatezza dei criteri Lea per misurare la qualita’ dell’assistenza. Criteri che si basano semplicemente su una media tra i numeri che, come accade nella nostra regione, sono pessimi per ambiti fondamentali e sufficienti in altri di minor conto. Come lo studente promosso con la media del 6 per aver preso 10 in Educazione fisica e 2 in Italiano. Quello che e’ certo, e su questo il ministro e’ assolutamente concorde, e’ che la griglia Lea non e’ in grado di misurare la qualita’ dell’assistenza sanitaria, tant’e’ che la si sta modificando. Con i nuovi parametri di valutazione, la Campania risulterebbe addirittura all’ultimo posto per garanzia del diritto alla salute. Una valutazione confermata in questi giorni dal rapporto della Fondazione Gimbe sul monitoraggio Lea tra 2010 e 2017, in base al quale la Campania e’ risultata fanalino di coda tra le regioni che garantiscono le cure ai cittadini. Come mai il ministro non commenta questi dati?” “A Speranza – ha aggiunto il capogruppo M5s in Campania – abbiamo consegnato un corposo dossier sulle criticita’ e carenze della nostra sanita’, ad esempio sulla mancata autorizzazione all’esercizio della maggioranza degli ospedali pubblici della Campania, sulla bocciatura totale sugli obiettivi di prevenzione e sull’assenza dell’assistenza territoriale per i cittadini piu’ fragili. Su questo ci aspettiamo provvedimenti forti, in Campania si muore di piu’ che altrove. De Luca sa bene che quello che in malafede sta celebrando e’ un dato puramente burocratico. La qualita’ dell’assistenza e’ ben altra cosa”. “Per questo – ha concluso Ciarambino – e’ giunto il momento che, valicando ogni valutazione tecnica, la politica si assuma la responsabilita’ di garantire il diritto alla salute dei cittadini, a partire proprio dai cittadini della Campania”.
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