Si è concluso con una condanna a 20 anni di carcere il processo a carico del boss Raffaele Amato, a capo degli scissionisti del clan Di Lauro, per il duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno avvenuto nell’ottobre del 2004. Un omicidio che diede il via alla prima faida di Scampia. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Napoli (presidente Rosa Romano) hanno cancellato l’ergastolo che era stato disposto in primo grado, con giudizio abbreviato. Amato aveva inviato una lettera alla Corte nella quale forniva chiarimenti sui fatti. Non una confessione, però. Tanto è vero che in sede di requisitoria il procuratore generale Carmine Esposito ha definito Amato un “irriducibile’ e ha chiesto la condanna dell’ergastolo.
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