La DIA di Napoli ha eseguito un decreto di sequestro, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione di quel Tribunale su proposta del Procuratore della Repubblica, nei confronti di Franco Matrone, esponente di spicco del โclan Fabbrocinoโ, giร condannato per associazione camorristica ed arrestato nel 2013, in esecuzione di unโordinanza di custodia cautelare per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nello stesso contesto giudiziario, vennero catturati diversi esponenti di primo piano della medesima cosca, capeggiata da Mario Fabbrocino, egemone nella zona vesuviana.
Lโindagine, denominata โFulcroโ, ha dimostrato come il clan Bifulco-Fabbrocino riusciva ad esercitare il predominio del territorio, attraverso lโestorsione di imprenditori e commercianti, nonchรฉ il controllo degli appalti pubblici e la turbativa delle aste, per lโacquisizione a prezzi di favore di beni di ingente valore economico.
I profitti illecitamente acquisiti venivano poi reimpiegati nel settore dellโabbigliamento e del commercio di alimenti, con una grande capacitร di infiltrazione non solo in Campania ma anche nei territori della Calabria, del Lazio, dellโAbruzzo, dellโUmbria, dellโEmilia Romagna, delle Marche e della Lombardia.
Lโesito degli accertamenti patrimoniali svolti dalla DIA, che hanno evidenziato una consistente sproporzione fra la capacitร reddituale del Matrone rispetto alle sue effettive disponibilitร finanziarie, hanno portato allโemissione dellโodierno provvedimento di sequestro, riguardante 3 unitร immobiliari, 3 terreni, 9 rapporti finanziari e numerose polizze vita, per un valore complessivo stimato in oltre un milione di euro.
Articolo pubblicato il giorno 29 Novembre 2019 - 09:05