Chiude i battenti la 22esima edizione della “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico”, il piu’ grande Salone espositivo del mondo dedicato all’archeologia. Anche l’edizione di quest’anno, inaugurata giovedi’ scorso a Paestum, ha ospitato centinaia tra espositori, Paesi esteri e relatori. Migliaia i visitatori che hanno affollato la “borsa” in quattro giorni. In un mese, fino al 17 novembre, si sono registrati quasi 40.000 mila accessi al sito della “borsa” e sono state piu’ di 115mila, le pagine piu’ visitate. E ancora, dodici le dirette streaming disponibili sia su Facebook che sul sito, tuttora disponibili in una playlist dedicata, per un totale di 20 ore di trasmissione live: piu’ di 5.000 visualizzazioni totali su Facebook. Tra i piu’ seguiti, gli incontri “Il Giornalismo dei Beni Culturali” e “Il Colosseo incontra Cartagine”. “Forte delle autorevoli e prestigiose relazioni intessute in ventidue anni – commenta Ugo Picarelli, fondatore e direttore della manifestazione – la ‘Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico’ si conferma il luogo privilegiato sul piano internazionale di dialogo e scambio tra le maggiori organizzazioni e istituzioni e le massime autorita’ in materia di promozione del turismo culturale e valorizzazione del patrimonio archeologico. Qui nascono e si consolidano collaborazioni e sinergie interculturali che difficilmente altrove troverebbero terreno cosi’ fertile, consacrando l’evento quale unico, qualificato e accreditato appuntamento al mondo dove la parola sinergia trova infine concretezza. Un fiore all’occhiello anche per il Comune di Capaccio Paestum e per la Regione Campania che con spirito lungimirante accompagnano la Borsa nella sua mission anche quale volano di promozione per la citta’ antica di Paestum, sito UNESCO dal 1998, gestita dal Parco Archeologico diretto da Gabriel Zuchtriegel”. Nella giornata conclusiva, l’evento centrale e’ stato l’assegnazione postuma del “Premio Paestum” all’archeologo Sebastiano Tusa, politico e accademico, primo Soprintendente del Mare, assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana, morto all’eta’ di 66 anni il 10 marzo scorso a Bishoftu, in Etiopia, nell’incidente aereo del volo Ethiopian Airlines 302, partito da Addis Abeba e diretto a Nairobi per una conferenza internazionale organizzata dall’UNESCO a Malindi. Riflettori puntati anche sul ruolo della rete delle Pro Loco in ambito Unesco con un Convegno conclusosi con l’assegnazione del Premio Paestum “Mario Napoli” all’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, ritirato dal Presidente Antonino La Spina.
Articolo pubblicato il giorno 17 Novembre 2019 - 18:18