I pianti di suo figlio, il doverlo accudire, le sembravano una responsabilita’ insormontabile. Per questo una madre di 42 anni, oggi a Venaria Reale, comune alle porte di Torino, ha cercato di avvelenare il piccolo di 14 mesi con una sostanza diluita nel biberon e poi di togliersi la vita. Sottoposta dai carabinieri a fermo di indiziato di delitto con l’accusa di tentato omicidio, e’ ricoverata all’ospedale Maria Vittoria di Torino. Il bimbo e’ stato trasportato dal 118 all’ospedale infantile Regina Margherita. Sveglio e cosciente, non e’ in pericolo di vita. Sotto osservazione nel reparto di pediatria, nelle prossime ore verra’ sottoposto ad alcuni esami. Da una prima ricostruzione degli investigatori dell’Arma, la madre ha cercato di avvelenare il bambino diluendo nel biberon candeggina e psicofarmaci. Poi, dopo essersi stordita con un intruglio di medicine, ha tentato di tagliarsi le vene con un coltello a serramanico. A dare l’allarme e’ stato il marito, che, rincasando dopo il lavoro, intorno alle 15, ha trovato la donna e il figlio privi di sensi. Sul tavolo un biglietto di scuse e di addio, scritto a penna. A quanto si apprende, la 42enne, casalinga, soffriva di depressione e da due anni era in cura al Centro di salute mentale. Dopo la nascita del bambino, nel settembre 2018, le sue condizioni si erano aggravate. Si sentiva incapace di prendersi cura del figlio, inadeguata a ricoprire il ruolo di madre. Ora e’ in ospedale, sotto choc, piantonata dai militari. I carabinieri del Comando provinciale di Torino, coordinati dal pubblico ministero Anna Maria Loreto, hanno sequestrato l’alloggio in cui si e’ consumata la tragedia, un appartamento al secondo piano di un palazzone del quartiere Altessano, zona popolare della citta’, il biberon, il coltello e due cellulari.
Articolo pubblicato il giorno 15 Novembre 2019 - 21:47