Questa sera, lunedì 4 novembre, alle 20.30 al Teatro Sannazaro primo appuntamento per il Cantiere – Residenze de la Sartoria, curato da Francesco Saponaro, con lo Studio Il bene immobile, una storia e emergenza abitativa, scritto e diretto da Carmine Borrino. Nella sala dove aveva sede la sartoria teatrale della compagnia di Luisa Conte, insieme a Carmine Borrino, Ingrid Sansone, Peppe Miale, Giancarlo Cosentino, Antonio De Rosa, Anna Moriello, Giorgio Pinto, Eva Sabelli, Fabio Palliola. Musiche Mariano Bellopede, studio costumi Annalisa Ciaramella, bozzetto scenico Sara Trapani. Suggestiva ed affascinante, la Sartoria è pensata per accogliere appena 50 spettatori, in un rapporto particolarissimo ed esclusivo tra artista e pubblico.
Il bene immobile è la storia di una famiglia a basso reddito, affittuaria di un vecchio ma bellissimo appartamento, in un palazzo antico, di un’antichissima città;
Una famiglia modesta, ancora abbastanza giovane, che paga un affitto “storico” ma che viene trascinata, improvvisamente, nella tempesta del mercato immobiliare; una casa all’asta, l’impossibilità di pagare un affitto di locazione a prezzi di mercato, l’ostilità delle banche a cedere mutui a chi non ha una posto fisso o un reddito alto, o paradossalmente, che non sia già proprietario di altri immobili; un’emergenza che si fa disperazione, che si risolve come non si dovrebbe; la rabbiosa ricerca di un tetto per i propri figli, per i propri affetti, per la propria libertà, che spinge impensabili famiglie a ricercare illegalmente una propria collocazione emozionale, affettiva, economica. Una ricerca di un tempo e di uno spazio sperduto, lontano, difficile da ritrovare. Una commedia di faccenda italiana che ha la sfrontatezza di presentarsi come un’italiana commedia, storia di vita vera, raccontata con ironia e tenerezza, storia che potrebbe appartenere a tanta gente comune, storia che può esorcizzare e divertire, ma anche lasciar riflettere ed emozionare.
Articolo pubblicato il giorno 4 Novembre 2019 - 16:39