“Patuanelli ha detto che entro 24 ore incontrerà l’azienda e l’Ad La Morgia per verificare le loro proposte. Per noi la valutazione dell’incontro di oggi è negativa e insoddisfacente, l’azienda non si è spostata di un millimetro, è stata una fumata nera”. Cosi il segretario generale di Fim Cisl Marco Bentivogli, al termine del tavolo a Palazzo Chigi su Whirlpool. “Mi sembra che confermare le stesse cose provoca solo più rabbia nei lavoratori, nel pomeriggio ci saranno le assemblee dei lavoratori a Napoli e tireremo le somme. La lettera dell’azienda – ha aggiunto – è molto chiara, per loro esiste solo la riconversione a Prs, la sospensione in realtà non sposta i tempi e non dà i tempi a un negoziato vero. Noi ci aspettavamo qualcosa in più, mi pare che l’azienda non abbia rispetto del governo”.”Non esiste un piano B. C’è solo un piano A che è quello di far continuare a far produrre lo stabilimento di Napoli”. Ha detto invece il segretario generale della Uilm Rocco Palombella. “L’azienda ha mandato una lettera. E’ un atto scorretto nei confronti dei sindacati e delle istituzioni. L’azienda sa benissimo che non può licenziare fino al 2020. Patuanelli ha detto che il tavolo deve riaprire – ha aggiunto – ma che bisogna continuare a produrre nel sito di Napoli. Noi abbiamo ribadito che semmai ci fosse il passaggio della chiusura del sito è l’inizio della fine. Lo stabilimento deve continuare a produrre”. “La sospensione della procedura di cessione dello stabilimento di Napoli è positiva ma se diventa definitiva. Cosi’ serve all’azienda per prendere tempo”. Sostiene il segretario generale dell’Ugl metalmeccanici, Antonio Spera. “Abbiamo ribadito al presidente del Consiglio che noi crediamo che in Italia stia avvenendo un disimpegno da parte di Whirlpool. A noi interessa che a Napoli si continui a produrre lavatrici e che si riporti la produzione in Italia. Il governo faccia rispettare l’accordo” dell’anno scorso, ha concluso Spera. “Non siamo soddisfatti. La sospensione della procedura di cessione non è quello che serve per riaprire un tavolo che rimetta in discussione la decisione dell’azienda”: cosi’ la segretaria generale della Fiom-Cgil, Francesca Re David, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi su Whirlpool commenta la lettera con cui l’azienda si dice disponibile alla sospensione fino al 31 ottobre della procedura di cessione dello stabilimento di Napoli. “Non può continuare come se nulla fosse, non ha fatto passi avanti”, aggiunge Re David ricordando l’accordo firmato ad ottobre dell’anno scorso al Mise. Quindi, rimarca, “la sospensione non può essere la base concreta di una svolta. Il ministro Patuanelli vedrà l’azienda e vedrà se ci sono le condizioni per riconvocare il tavolo”.
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